Incredibile svolta che riguarda Mike Maignan e il caso di razzismo che l’ha visto coinvolto sabato scorso in quel di Udine: “L’ha riconosciuto tra il pubblico”
Sta facendo ancora discutere il caso di razzismo avvenuto sabato scorso durante Udinese-Milan che ha avuto come protagonista il portiere rossonero Mike Maignan. Il bruttissimo episodio è andato in scena nel corso del primo tempo con il francese che si è sentito vittima dei soliti e beceri ululati razzisti, versi di scimmia, arrivati dalla Curva dell’Udinese alle sue spalle.
Dopo averlo fatto presente la prima volta, con conseguente annuncio da parte dello speaker, alla seconda occasione il portiere francese non ha esitato ad abbandonare il campo. A quel punto la gara è stata sospesa e dopo circa 5′ è ripartita, con diversi compagni e calciatori avversari a rincuorare l’estremo difensore.
La partita è proseguita senza problemi, con il Milan che poi ha vinto in rimonta, scrollandosi di dosso il peso di un episodio che ha condizionato anche la prova del francese, non esente da colpe soprattutto sul raddoppio friulano. Nel post-partita ha fatto molto discutere quanto avvenuto, con lo stesso Maignan a dire la sua nelle varie interviste. Ora il tutto è passato agli inquirenti che dovranno cercare di trovare i responsabili.
Da quello che trapela non dovrebbe trattarsi di un folto numero di sostenitori (se così vogliamo chiamarli) ad aver intonato questi cori o versi di scimmia. Ma poco più di una decina: nonostante questo però il Giudice Sportivo ha usato il pugno duro. Una giornata a porte chiuse per l’Udinese, che adesso non potrà contare sui suoi sostenitori, in nessun settore, per la sfida contro il Monza del prossimo 3 febbraio. Nonostante non sia stato (per fortuna) una buona parte del settore ad aver intonato i cori, come spesso accade in questi deplorevoli e tristi casi.
D’altro canto in molti hanno asserito di non aver sentito nulla, nel frastuono infernale che c’era. Maignan invece era lì, a due passi (ricordiamo che il Bluenergy Stadium non ha barriere), e per lui è stato più facile ascoltare tutto. Intanto ci sarebbero delle svolte incredibili nelle indagini che sta svolgendo la Procura.
Secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, Maignan avrebbe riconosciuto dai video un padre con un bambino, segnalando il tutto agli uomini della Procura della Federcalcio. Una volta accertati i responsabili, i tempi saranno brevi: verranno emessi dei DASPO dalla durata minima di cinque anni ma il club friulano ha già annunciato di volerli bannare a vita dal proprio impianto. Il primo sarebbe già stato individuato ed espulso per sempre dallo stadio friulano. Sono attesi altri sviluppi imminenti.
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