Altra situazione sconvolgente e violenta sui campi di calcio. L’arbitro del match è stato malmenato e ha dovuto trovare una via di fuga.
Momento molto particolare e delicato per gli arbitri, soprattutto nel calcio italiano. Nelle ultime settimane, anche in Serie A, sono scaturite numerose polemiche per via delle direzioni arbitrali e la gestione del VAR, il sistema di assistenza video che non sta funzionando come dovrebbe.
Anche ieri nella finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Napoli, l’arbitro Rapuano è stato al centro di grosse critiche e discussioni, in particolare per l’espulsione comminata al calciatore azzurro Giovanni Simeone e considerata fin troppo severa, tanto da aver scatenato la reazione furiosa di Walter Mazzarri.
Ma finché le proteste contro un arbitraggio si limitano a qualche protesta, parole fuori luogo o commento negativo a fine partita, è tutto piuttosto lecito e parte del gioco. Invece, ciò che è accaduto giorni fa nel match di Prima Categoria in Toscana, ha davvero dell’incredibile e ci costringe ad importanti riflessioni sul vero senso dello sport e del calcio.
Arbitro picchiato in campo dalla squadra ospite
Un episodio particolare e molto violento quello andato in scena durante il match di campionato tra Acquaviva e Fonte Belverde. Siamo nella Prima Categoria toscana, in un duello evidentemente molto sentito tra le due squadre in questione. Peccato che sia sfociato in nervosismo e addirittura in furore oltre i limiti.
Dopo il vantaggio della squadra ospite, i padroni di casa sono stati in grado di ribaltare la gara dominandola. Ma i calciatori del Fonte Belverde non hanno preso bene tale rimonta, imputando l’assegnazione dubbia di un gol alla direzione dell’arbitro Luigi Soraj, della sezione di Arezzo.
Il fischietto è stato circondato dai calciatori ospiti per protestare, ma uno di questi avrebbe (secondo le testimonianze di chi era in campo) alzato le mani sull’arbitro con un calcio ed uno schiaffo. Soraj ha deciso saggiamente di fischiare la fine anticipata e sospendere la partita, recandosi subito nel suo spogliatoio.
Per evitare il peggio e l’ira della squadra del Fonte, il fischietto aretino è stato scortato con un’auto lontano dallo stadio e solo in serata si sarebbe recato in pronto soccorso per valutare le ferite riportate dall’aggressione, di certo non grave ma violenta e fuori luogo. L’ennesimo episodio da dimenticare del calcio italiano, seppur in categorie minori.
Il Fonte Belverde con un comunicato ha porto le sue scuse all’arbitro Soraj, ma ha condannato fermamente alcune dicerie esagerate uscite sui media nazionali.