Nella diretta di Controcalcio, tra i temi di discussione ovviamente il servizio de ‘Le Iene’ sul mondo arbitrale che scatena il dibattito
Le polemiche sul mondo arbitrale infuriano come non mai, dopo le recenti direzioni di gara assai discusse, tra cui quella di Rapuano in Supercoppa italiana. E l’atmosfera diventa ancora più elettrica con il servizio andato in onda a ‘Le Iene’, in cui un arbitro in attività, rimasto anonimo, ha rivelato alcuni retroscena piuttosto particolari sulle dinamiche delle valutazioni arbitrali, dei rapporti tra direttori di gara e Var e anche sulla diatriba politica in atto nell’Aia.
Un servizio televisivo che ovviamente ha acceso la curiosità e l’interesse di tutti gli appassionati di calcio e degli addetti ai lavori e di cui abbiamo parlato nella consueta diretta live su Twitch qui su Controcalcio.com. Con diversi scambi di vedute anche pepati tra i nostri opinionisti.
Controcalcio, Chirico contro Bergomi: “Perché solo casi della Juventus?”
Si sono confrontati sul tema, in particolare, Marcello Chirico e Fabio Bergomi. Il noto giornalista e l’opinionista hanno sollevato critiche e analisi su quanto rivelato dall’arbitro intervenuto nel servizio televisivo del programma di Italia Uno.
Chirico ha stuzzicato Bergomi in questo modo: “Condivido con l’arbitro anonimo la posizione riguardante il Var, sono allineato con lui sul fatto che spesso ci siano interventi che non abbiano uniformità. Meno male che qualcuno lo dice, anche se dovrebbe metterci la faccia. C’è una cosa che non mi è piaciuta e che farà arrabbiare Fabio Bergomi (ride, ndr), così cominciamo…Ma perché porta come esempio tutti casi riguardanti la Juventus? E’ un anno in cui ci sono tutti casi che riguardano l’Inter. Non l’ho capita, questa. Non voglio fare per forza il tifoso, tanto per dire il rigore che chiedeva il Bologna contro di noi c’è tutto…Ma a parte quello, io non ho visto casi così eclatanti a favore della Juventus. Ne ho visti in serie a favore dell’Inter, uno dopo l’altro. So che questo Bergomi non vuole sentirlo, per l’aria che loro si danno di club onesto, ma insomma, se ne parla molto. Ogni settimana vi è capitato di parlare più della Juventus o dell’Inter? Quell’arbitro chi l’ha mandato lì, Marotta?”.
Ecco la replica di Bergomi: “Ho avuto una lettura diversa rispetto a Marcello. Quello che mi ha impressionato di più sono i discorsi sulle loro beghe interne, che sono cose che non possiamo nemmeno immaginare. Fate caso al fatto che ci siano praticamente tre livelli di valutazione: quello dell’arbitro in campo, quello dell’arbitro al Var e di chi commenta dopo i dialoghi tra arbitro e Var. Anche la risposta di Rocchi a tutto questo a livello posturale è strana, era di uno che non è sicuro di cosa stia dicendo, molto chiuso. Vedo delle dinamiche di potere e di equilibri interni alla classe arbitrale che sono preoccupanti”.