Jurgen Klopp ha deciso di lasciare il Liverpool a fine stagione e circolano già parecchie voci sul suo futuro. C’è chi lo vedrebbe particolarmente bene al Napoli
Prima al Borussia Dortmund e poi al Liverpool, Jurgen Klopp ha fatto capire cosa voglia dire essere l’epicentro di un popolo e di un progetto. Successi nazionali e internazionali – dalla Premier alla Champions League -, ma soprattutto un gioco iconico e spettacolare, l’hanno reso uno degli allenatori migliori in circolazione.
Proprio per questo, il suo addio al Liverpool dopo nove anni su quella panchina vuol dire tanto per chiunque ami i Reds e soprattutto significa chiudere un ciclo molto lungo, in cui sono arrivati successi fondamentali, sempre con lo stesso uomo in panchina. L’annuncio di dimettersi a fine anno, però, è arrivato e molto difficilmente si tornerà indietro, anzi le energie stanno finendo e per il tedesco è anche l’ora di fermarsi e riflettere.
Eppure, tantissimi tifosi nel mondo lo vorrebbero sulla panchina della loro squadra del cuore e anche in Italia i rumors sono sempre più vivi su un possibile approdo del tecnico nella nostra Serie A. C’è anche chi è andato oltre, accostandolo direttamente alla panchina del Napoli.
Damiano Er Faina su Klopp al Napoli: “Lo vedrei bene lì”
Inizialmente, in diretta su Controcalcio, si discute del lauto ingaggio che Klopp percepisce al Liverpool, pari a 16 milioni di euro, cifre inavvicinabili, probabilmente per tutti i club italiani. E sorge spontaneo il paragone con Antonio Conte, un altro top della panchina, il cui contratto è oneroso, ma sui dieci milioni di euro.
Damiano Er Faina poi, quasi all’improvviso, lancia una suggestione che potrebbe far parlare tanto: “Il Napoli quanto diede ad Ancelotti?”. L’ingaggio dell’attuale allenatore del Real Madrid era sui 7-8 milioni, allora il padrone di casa aggiunge: “Fino ad arrivare a 10, non mi sembra uno sforzo impossibile. Napoli è una piazza in cui vedo bene Klopp”.
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Gli altri partecipanti alla diretta sembrano piuttosto scettici e ritengono impossibile il suo approdo in azzurro, ma con una rosa da ricostruire e diversi talenti da rivalutare, forse nessuno sarebbe meglio di lui per i campioni d’Italia in carica. E comunque, la suggestione è partita e chissà che non possa diventare qualcosa di più.