La Serie A è da tempo al centro di numerose voci che vorrebbero una riforma del campionato con un numero ridotto di squadre.
Da tempo si vocifera di una possibile riforma che può cambiare il campionato di Serie A e renderlo più moderno e affascinante per i tifosi e più appetibile per i diritti tv, gli sponsor e anche per l’estero. Sarà importante riuscire a dare una boccata d’aria fresca al calcio italiano che, in questo momento, rischia di diventare sempre più povero. Le prove che sta facendo la FIGC sembrano positive in questo senso, ma c’è ancora molto lavoro da fare per riuscire a migliorare.
L’appeal del calcio italiano ha perso tanti punti negli ultimi anni, con le cifre degli sponsor che sono calate sensibilmente e gli introiti per i club che faticano a risalire.
La Serie A sta pensando di muoversi verso un futuro diverso. Da molto tempo si parla e si vocifera di una possibile riorma che può cambiare notevolmente il modo di fare calcio italiana. Potrebbero esserci novità per il campionato e per tutte le squadre partecipanti, per cercare di equiparare il valore di tutti i club e mettersi al livello di tutti gli altri campionati europei.
Nei prossimi anni sarà fondamental apporre delle modifiche per permettere ai club di guadagnare di più e tornare ad essere grandi. Intanto la FIGC e la Lega Serie A stanno valutando le prime modifiche così da trovare con maggior facilità gli ingressi economici con nuovi accordi per i diritti televisivi.
La riforma della Serie A prenderà il via nel prossimo futuro: camiberà il campionato.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina era presente all’Assemblea di Lega per parlare delle riforme del calcio italiano e ha messo sul tavolo le sue idee per il calcio del futuro. La prima grande richiesta delle big è quella di ridurre il numero di squadre da 20 a 18 (o addirittura a 16) ma questo sembra impossibile da realizzare.
Piuttosto, secondo quanto riferisce Il Messaggero, l’idea di FIGC e Lega Serie A sarebbe quella di arrivare alla diminuzione delle retrocessioni in Serie B: non più tre sicure, ma due retrocessioni, se la terzultima di Serie A dovesse vincere contro la terza di Serie B.
Si arriverebbe, dunque, all’inserimento dei playout per le retrocessioni, anche per cambiare l’entità totale del paracadute economico che diminuirebbe.
Inoltre lo snellimento delle squadre di Serie C potrebbe essere un altro tema fondamentale per cambiare il calcio italiano. La prima mossa che si sta pensando di attuare è l’introduzione di parametri più severi per l’iscrizione e il blocco dei ripescaggi dai Dilettanti.
Inoltre potrebbe esserci una sorta di fusione tra la Serie B e la Lega Pro. Di conseguenza il calcio italiano nel giro di pochi mesi potrebbe essere clamorosamente rivoluzionato.
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