Il giudizio sull’ex campionissimo della Rossa ha fatto rapidamente il giro del web: i tifosi della Rossa non ci stanno
Ogni tanto rivangare il passato fa bene. Soprattutto quando questo è stato glorioso, quando si sono scritte pagine indelebili nella storia dello sport e in particolare nella memoria di milioni di appassionati. Che hanno sofferto, sognato, pianto e gioito grazie alle imprese di un campione tra i più amati di sempre.
Non si può parlare di Formula 1 senza citare Michael Schumacher, il pilota tedesco che a bordo della Rossa ha vinto 5 mondiali consecutivi tra il 2000 e il 2004. Uno a cui la vita, beffardamente l’anno successivo al suo ritiro ufficiale, ha riservato un giorno nero. Che ha cambiato per sempre la sua esistenza e quella dei suoi cari.
Il terribile incidente avvenuto sulle nevi di Meribel, in Francia, il 29 dicembre del 2013 ha segnato in modo quasi definitivo la vita del fenomeno tedesco, che dopo una longeva carriera in Formula 1 – dal 1991 al 2012, con un triennio sabbatico tra il 2006 e il 2010 – aveva appena iniziato la seconda fase della sua vita. Quella da dedicare interamente alla moglie e ai figli. E proprio con uno di loro, Mick, poi destinato a diventare anch’egli un pilota nella classe regina, era a sciare in quel maledetto giorno di fine anno.
Dopo due interventi neurochirurgici, il coma e una riabilitazione lunghissima, colui che detiene, a pari merito con Lewis Hamilton, il titolo di driver più vincente di sempre con 7 allori iridati, è ormai da tempo relegato in quella sorta di enorme clinica privata che la moglie Corinna ha fatto allestire a casa loro. A Gland, in Svizzera. Da cui non trapela alcuna notizia sulle sue condizioni ormai da diversi anni.
Il campione non parla più. Non lo fa da quella sfortunata sciata col figlio. Se potesse parlare, probabilmente risponderebbe di persona alle dichiarazioni che un suo ex ingegnere ha fatto di recente.
Schumacher, giudizio pesante sul fuoriclasse tedesco
Capo stratega della Mercedes dal 2010 al 2023, James Vowles ha lavorato con lo Schumacher di fine carriera, quello che aveva deciso di chiudere il suo inimitabile viaggio in Formula 1 con la vettura di ‘casa’.
Intervenuto nel podcast High Performance, il dirigente nonché ingegnere britannico ha parlato in modo schietto delle esperienze avute con Lewis Hamilton e col campione teutonico, aprendo poi una parentesi sul fatto che in pista ‘tutto ruoti intorno all’essere uno sportivo’. Le sue parole hanno provocato la reazione indignata di molti fans, in special modo al secondo argomento trattato.
“Hamilton era, ed ancora oggi è, il pilota con più talento naturale con cui abbia mai lavorato, compreso Schumacher“, ha esordito Vowles. “La mentalità di Lewis all’epoca era brillante. Voleva vincere ogni gara a tutti i costi, ma oggi accetta anche un secondo o terzo posto. Perché sono piazzamenti con cui si vincono campionati. Schumacher è un uomo incredibile, ma nel 1997 si rovinò. Se hai fatto qualcosa di antisportivo come lui, te ne pentirai per il resto della tua vita. Sarai sempre macchiato“, ha concluso.
Il riferimento è all’incidente tra il ferrarista e Jacques Villeneuve nell’ultima gara del Mondiale 27 anni fa. Quando Schumacher buttò fuori pista il canadese danneggiando però la sua Ferrari e perdendo un titolo che sarebbe comunque sfuggito a causa della successiva squalifica del tedesco decisa dalla FIA.