Luciano Spalletti ha sorpreso tutti con le sue ultime dichiarazioni: nel suo discorso non ha menzionato una persona con cui ha dovuto condividere un grande successo
Ne ha passate tante Luciano Spalletti in Italia e allenando alcune delle maggiori big del nostro campionato. Dopo i successi, i fallimenti, le frustrazioni, i litigi e qualsiasi imprevisto, il trionfo più importante in carriera è arrivato a Napoli, in una piazza caldissima e affamata di trofei, in cui ha portato il terzo scudetto della storia e record in Champions League.
L’amore è stato talmente forte da tatuarselo sulla pelle, ma poi è arrivato anche l’addio per riposarsi, almeno da motivazioni che l’allenatore ha dato alla stampa e al suo ex presidente, Aurelio De Laurentiis. Alla prova dei fatti, però, questa scelta non ha tenuto, perché dopo poche settimane è arrivata la chiamata per diventare Ct dell’Italia e non se l’è fatto ripetere due volte. Non c’è voluto molto per capire che i rapporti tra Spalletti e l’attuale numero uno del Napoli non erano proprio fantastici, e la prova in tal senso è arrivata anche nelle ultime ore.
In occasione della Panchina d’oro, conquistata davanti a Inzaghi e Pioli, nel suo discorso di ringraziamenti il tecnico di Certaldo ha citato i suoi ex calciatori, quelli della scorsa stagione ovviamente, poi anche Giuntoli, i suoi collaboratori e tutta la città, ma non direttamente Aurelio De Laurentiis. E potrebbe esserci un motivo ben preciso.
Spalletti non ha citato De Laurentiis nei suoi ringraziamenti: i motivi
Non c’è una guerra in atto, si mantengono rapporti da gentiluomini, ma i due non si adorano e non è questa la prima volta che arrivano degli indizi. Di certo, in un intervento pubblico piuttosto importante, cioè la cerimonia per la cittadinanza onoraria a Napoli conferita al tecnico, proprio Spalletti aveva detto di fronte a tutti, a mo’ di scherzo: “Lavorare con De Laurentiis era come stare in un film horror“.
E tra un sorriso e l’altro la risposta piccata del presidente non è mancata: “Il cinema americano da 40 anni va avanti solo grazie al genere horror”. Ancor prima, e cioè nel cuore di agosto scorso, i problemi non erano mancati anche per scelta dell’attuale Ct di firmare con l’Italia, che a un certo punto era diventato anche un caso politico. Al momento della separazione con il Napoli, c’era una promessa (o meglio un accordo) tra le parti che prevedeva il pagamento di 3 milioni in caso di un suo ritorno in panchina prima del tempo concordato. Intesa rotta dopo pochissimo. Insomma, c’eravamo tanto amati e ora non possiamo odiarci del tutto, ma il loro rapporto non è ai massimi storici.