Il tennista serbo Novak Djokovic ha fatto la storia di questo sport. Alle spalle il campione ha una storia molto difficile.
Quando pensiamo alla storia del tennis non possiamo non fare il nome dell’attuale numero uno al mondo Novak Djokovic. L’ultimo periodo tennistico non è stato semplice per il campione di Belgrado, il tennista – abituato a vincere – è caduto prima in Coppa Davis e poi pochi giorni fa agli Australian Open. Campione in carica e favorito numero uno Nole ha perso contro il nostro Jannik Sinner, poi vincitore del torneo.
Un evento storico per il tennis italiano, una vittoria che mancava da quasi mezzo secolo. Djokovic era imbattuto da ben 33 incontri a Melbourne e Jannik ha fatto la storia. Il serbo ha subito reso omaggio alla vittoria dell’azzurro ed è stato tra i primi a complimentarsi sui social, ovviamente in italiano. Il numero uno al mondo è già in campo ad allenarsi e sta lavorando in vista dei prossimi importanti impegni: Nole non ha alcuna intenzione di ritirarsi anzi.
Quest’anno si giocheranno le Olimpiadi di Parigi e Djokovic punta alla medaglia d’oro, l’unico trofeo che manca nel suo straordinario palmares. Nelle ultime ore Djokovic ha fatto parlare d’altro, le sue dichiarazioni (amare) hanno fatto molto scalpore e i fan sono commossi dinanzi alle sue parole.
Novak Djokovic e i dolorosi ricordi
Nel corso della sua carriera più volte Djokovic ha parlato della sua triste infanzia, costellata di momenti difficili dovuti alla guerra nei Balcani. Nelle ultime ore Nole ha ricordato nuovamente il tutto intervenendo ai microfoni di Today dove ha sottolineato: “Abbiamo vissute due guerre, una nel 1992 e l’altra nel 1996, nessun atleta serbo poteva viaggiare per competizioni internazionali”, ha sottolineato. Djokovic ha poi proseguito: “Ovviamente questo è connesso alle mie origini, avevo 12 anni quando la Serbia veniva bombardata giorno e notte. Ancora ora riappaiono i bombardamenti nella mia mente, soprattutto quando ascolto il suono dei fuochi d’artificio”.
Parole forti e che hanno quasi commosso i fan del campione serbo, una situazione al limite del dramma. Djokovic ha continuato spiegando: “Tutto ciò non è bello, abbiamo ancora un trauma legato a quel periodo. Ma tutto questo è legato alla mia grinta e alla mia grande voglia di resilienza”. Insomma da questi momenti difficili Nole è riuscito a prendere spunto e reagire ed a diventare il campione che tutti conosciamo. Il numero uno al mondo si è confessato nuovamente e le sue parole restano impresse negli appassionati.