La stagione di Napoli e Lazio ha un punto in comune che non rende proprio orgogliosi i tifosi, De Laurentiis e Lotito sono nel mirino.
L’andamento di Napoli e Lazio in questa stagione conferma come non sarà facile risolvere in breve tempo i problemi dei due club. I tifosi chiedono un cambio di passo soprattutto alla dirigenza, accomunate da un destino non troppo entusiasmante.
Le difficoltà sono abbastanza evidenti, Napoli e Lazio hanno cambiato totalmente passo di marcia rispetto a quanto fatto solamente qualche mese fa. Il confronto nei numeri, intanto, testimonia il pesante crollo in campionato. L’Inter è in testa a 57 punti, il Napoli è settima a 35pt, la Lazio addirittura nona a 34 dopo la sconfitta di Bergamo.
Le gerarchie della Serie A sono state stravolte in una stagione, i club di De Laurentiis e Lotito avevano entusiasmato per il loro gioco con lo scudetto meritato di Spalletti e la seconda piazza comunque convincente per il gruppo di Sarri. Oltre ai dati in flessione, c’è un altro aspetto che proprio non ha premiato i presidenti in questa annata turbolenta.
Un uomo solo al comando, tutti gli errori di Napoli e Lazio
Le due squadre hanno un presidente di peso che spesso diventa un assoluto showman. Aurelio De Laurentiis è protagonista per i suoi sfoghi, Claudio Lotito forse è un po’ più “frenato” in questi ultimi tempi dai suoi impegni politici. Entrambi, però, sembrano aver commesso un peccato quasi capitale nel calcio moderno: far partire un direttore sportivo di grande esperienza.
Nel caso del Napoli, l’addio di Cristiano Giuntoli alla Juve si fa sentire in maniera evidente. I campani hanno ingaggiato quest’estate a sorpresa come ds Mauro Meluso, ex di Cosenza, Lecce e Spezia, ma il lavoro svolto sinora lascia tante perplessità. In estate, il vero colpo è stato Lindstrom (pagato 30 mln) mentre non è arrivato un vero Erede di Kim: Natan ha ancora bisogno di tanto rodaggio per diventare un top player.
Quanto fatto poi nella sessione invernale non ha pienamente convinto, i quattro nuovi ingressi in rosa non hanno entusiasmato la piazza. La figura ingombrante di De Laurentiis sta portando solo delle difficoltà, la famiglia, per altro, con i ds non è nemmeno fortunata come nel caso di Bari: Ciro Polito è nel mirino, i pugliesi dal sogno playoff della scorsa stagione ora lottano per non retrocedere.
La Lazio, se vogliamo, è messa addirittura peggio. L’addio di Tare dopo ben 18 stagioni è stato colmato in scrivania da Mariano Fabiani, ma il mercato non ha soddisfatto i tifosi. Dei colpi estivi si salvano Guendouzi e Rovella (ma il buco lasciato da Milinkovic Savic comunque è evidente), a gennaio invece non è arrivato nessuno e Sarri resta sempre più scontroso per questa situazione.
La predominanza dei presidenti sta diventando sempre più un elemento deterrente per i due club, i direttori sportivi sono “schiacciati” dal loro peso o, comunque, non riescono a esprimersi al meglio. I tifosi vorranno per il prossimo futuro delle figure più carismatiche per questo ruolo: parlando di direttori sportivi, in tanti a Napoli sognano una figura come Igli Tare per rilanciare le credenziali degli azzurri dalla prossima stagione.