Solo ora emergono dei dettagli in merito all’esperienza in Formula 1 di Schumacher, sembra difficile da credere ma è così.
Il nome Schumacher è strettamente legato alla storia della Formula 1, sarebbe davvero difficile sostenere il contrario. Del resto, solo Lewis Hamilton è riuscito a fare come Michael e a conquistare ben sette titoli mondiali. Spesso il DNA non mente, per questo in tanti si augurano di poter vedere nel Circus anche il figlio Mick.
Tra i protagonisti di questo sport c’è stato però anche il fratello dell’ex ferrarista Ralf, che può vantare nel suo curriculum ben undici stagioni nella categoria motoristica più importante. Lui, al pari del fratello, è stato sempre riservatissimo, solo ora è riuscito a svelare aspetti che non erano ancora noti del suo carattere.
Schumacher e un dettaglio che nessuno si sarebbe aspettato
Pur essendo stato sempre restio a rilasciare interviste, tutti sapevano come Michael Schumacher non fosse uno abituato a dare confidenza, salvo poche eccezioni. Averlo come collega non era semplice, soprattutto perché il team tendeva spesso a privilegiare lui, per questo c’è stato chi ha pensato che lui tendesse sempre a guardare gli altri dall’alto verso il basso.
E Ralf? Non era molto diverso da lui. E’ lui stesso ora a uscire allo scoperto e a svelare come non sia quasi mai andato d’accordo con i suoi compagni di squadra, anzi.
“I miei compagni di squadra non mi piacevano, l’unica eccezione è rappresentata da Jenson Button – ha detto nel podcast Formula For Success -. Io volevo parlare solo del lavoro di messa a punto della macchina che andava fatto con gli ingegneri, questo non rendeva le cose semplici per i miei colleghi. Il compagno di squadra era invece il primo che doveva essere battuto”.
Una filosofia che per lui era fondamentale e che ha ereditato da due persone che per lui sono state davvero importanti: “Frank Wiliams voleva che i piloti lottassero tra loro per ottenere di più per la sua squadra – ha precisato -. anche Eddie Jordan voleva il meglio dai suoi piloti”.
Un rimpianto impossibile da colmare
Le parole di Ralf Schumacher fanno certamente riflettere, anche se per alcuni possono sembrare la conferma indiretta di come sia lui sia Michael siano stati tanto determinati quanto poco inclini a confidenze e rapporti extra pista. Certamente andare d’accordo con chi ha lo stesso obiettivo a livello professionale non è mai semplice, anche se si tratta di un compagno di squadra, la Formula 1 da questo punto di vista non è tanto diversa rispetto ad altri lavori.
A distanza di tempo l’ex pilota continua ovviamente a seguire le gare, anche se non può non nascondere di avere un rimpianto che non è riuscito a colmare nella sua carriera: condividere con il box con suo fratello.
“Non c’è mai stata l’opportunità, anche se sarebbe stato fantastico – ha ammesso -. È sempre stato tutto molto aperto. Io sapevo cosa faceva lui, lui sapeva cosa facevo io. Non so però se dal punto di vista del marketing o del rapporto tra fratelli sarebbe stato un bene, alla fine uno di noi avrebbe sempre perso. Era bello parlare con qualcuno di cui ci si fidava“ – ha concluso.