Il mondo del calcio è avvolto da un ciclone di indagini che rischiano di compromettere il buon nome dei top club che hanno scritto la storia.
Sin dalla passata stagione tante società hanno dovuto affrontare gravissimi problemi di natura economica e giuridica dipesi dai movimenti messi in piedi in passato e non consoni alle regole e e le normative che gestiscono il calcio. La UEFA e la FIFA, insieme alle Federazioni di riferimento, hanno deciso di indagare fino in fondo con le società che non sono state capaci di gestire tutto secondo le regole.
Diversi mesi fa sono iniziati i processi sportivi e penali che si stanno concludendo pian piano e stanno portando a clamorose sentenze e condanne ai top club.
Piovono accuse: si chiude l’indagine per il rapporto con gli agenti
Lo scorso anno sono partite le indagini per i rapporti illeciti con gli agenti, con i club che avrebbero pagato alcuni procuratori per ricevere agevolazioni sull’acquisto di determinati calciatori. Da sempre la figura dell’agente è sinonimo di mediazione tra calciatori e società per arrivare ad accordi economici importanti, ma spesso si è anche sentito parlare di veri e propri favoreggiamenti.
In Italia il caso più importante e risonante è quello della Juventus che sta ancora pagando le nefandezze della vecchia gestione. L’esclusione dalla Champons League e la multa sono state le pene afflitte dalla giustizia sportiva italiana ed europea.
Ma la Juventus non è l’unico club finito nel mirino di queste pesanti accuse: anche il Barcellona sta vivendo lo stesso periodo buio dei bianconeri.
Barcellona condannato dal Tribunale Nazionale: la sentenza
Il Barcellona ha ricevuto la notifica di fine indagini sulla questione relativa al rapporto con gli agenti e la sentenza è una condanna per il club blaugrana. Da tempo la società sta cercando di riparare i danni rientrando in spese minime per l’acquisto dei calciatori, ma ci saranno ulteriori problemi da affrontare.
A comunicare la condanna è stato proprio il club catalano che, con una nota apparsa sul proprio sito, ha voluto ribadire la volontà di fare ricorso.
“È stata notificata la decisione della sezione dell’IRPF del Tribunale Nazionale – ha spiegato il club nella nota – in relazione al ricorso presentato dal Club in merito al controllo fiscale che ha interessato le retribuzioni corrisposte agli agenti dei giocatori tra il 2012 e il2015. Il club farà ricorso”.
Il Barcellona fa ricorso: il motivo
Il Barcellona non ci sta e va contro la condanna arrivata pochi minuti fa. E nel comunicato ha svelato che ha intenzione di fare ricorso.
“Sorprende che questa sezione del Contenzioso Amministrativo del Tribunale Nazionale non abbia tenuto conto della più recente giurisprudenza della Corte Suprema in materia, e di cui altre società calcistiche hanno potuto beneficiare in recenti sentenze per lo stesso problema, nonché i criteri divergenti della Corte Nazionale visti che pochi mesi fa un’altra sezione ha accolto un ricorso del nostro club su una questione identica a quella attuale che derivava dalla stessa ispezione in relazione all’imposta sui redditi dei non residenti”.
“Tale provvedimento non comporta al momento alcun obbligo di pagamento per il Club”, conclude il comunicato del Barcellona che non intende pagare per qualcosa che ritiene di non aver commesso.