Situazione difficile per Novak Djokovic che prossimamente sarà chiamato in causa per evitare il peggio. In un anno è cambiato tutto
La nuova stagione non è partita col piede giusto per Novak Djokovic che, dopo la vittoria dell’anno scorso, ha perso in semifinale degli Australian Open venendo sconfitto da Jannik Sinner. Quest’ultimo ha poi trionfato in finale aggiudicandosi il suo primo titolo Slam in carriera, mentre il serbo ha fatto ritorno a casa in attesa di tornare in campo per il Sunshine Double di marzo, dopo le assenze forzate degli anni scorsi.
Per Nole è stata la prima sconfitta dal 2018 a Melbourne, quando allora fu Hyeon Chung a mettere fine alle sue speranze di vittoria del torneo. Da allora sono arrivati altri quattro titoli, per un totale di dieci Australian Open in bacheca del campione di Belgrado, che nella stagione passata ha poi ritoccato il numero di Slam vinti raggiungendo quota 24.
Per poco non è riuscito a completare anche il Grand Slam, quindi, con il numero uno del mondo che ha dovuto fare i conti anche con sconfitta in Coppa Davis che voleva riportare in Serbia a distanza di quattordici anni dall’ultima volta.
Djokovic, così è dura: il rischio c’è
Un sogno svanito per la Nazionale serba e lo stesso Djokovic, eliminati in semifinale dall’Italia di Sinner, con quest’ultimo decisivo sia nel secondo incontro che nel terzo in coppia con Sonego. Quest’anno, dunque, c’è voglia di rivalsa per il campione di Belgrado, anche se la sua squadra dovrà passare dalla difficile sfida di spareggio con la Grecia di Tsitsipas.
Fatale la sconfitta contro la Slovacchia che gli ha tolto la possibilità di disputare i gironi di settembre, dove l’Italia è già ammessa in virtù della vittoria della passata stagione. L’obiettivo dei serbi è quindi quello di vincere per rimanere nel World Group di Coppa Davis. In caso di sconfitta, la Serbia retrocederebbe nel Group I della zona Europa/Africa, che significherebbe quasi ripartire da zero.
Stessa sorte e stesso obiettivo anche per la Danimarca di Holger Rune, che se la vedrà contro il Kazakistan di Aleksandr Bublik e Alexander Shevchenko, così come per la Norvegia di Casper Ruud, contrapposta al Portogallo, e la Polonia di Hubert Hurkacz, impegnata contro la Corea del Sud. I match sono in programma dal 13 al 15 settembre. Chi vince avrà la chance di giocarsi le qualificazioni alle Finals di Davis del 2025.