Il destino e le qualità di Massimiliano Allegri fanno discutere tanto nelle ultime ore, e animano anche uno scontro piuttosto acceso in diretta
La cumbia è una musica popolare, un ballo e un canto colombiano con origini molto antiche, di secoli fa. Chi non ne aveva mai sentito parlare in Italia, l’ha dovuto fare per merito di Angelina Mango, che con la sua “cumbia della noia”, i momenti da esorcizzare e valorizzare nella vita di tutti noi, ha vinto il Festival di Sanremo.
Dal palco dell’Ariston alla diretta di Controcalcio, il passo non sembra così breve, eppure pare essere effettivamente così. Marcello Chirico, infatti, dopo aver fatto il punto sulla panchina della Juve, quella del Milan e i destini di Conte, Thiago Motta e Allegri, si è dedicato a un acceso scontro con Fabio Bergomi, noto insider interista che proprio non pare stargli a genio.
L’esponente di parte nerazzurra ha detto ciò che pensava sul tecnico livornese in live, svelando anche il suo tallone d’Achille: “Allegri credo sia parecchio dipendente dalle rose che gli vengono messe a disposizione. Il Milan di Silvio Berlusconi, con le elezioni e tutto ciò che si sa, è riuscito a vincere con lui in panchina. Ma tutte le volte che non ha avuto una rosa top non ha fatto bene”.
Scontro tra Bergomi e Chirico in diretta su Allegri: è una sfida identitaria
Peccato che, durante il suo intervento, sia stato interrotto parecchie volte da Chirico, che non fa altro che attaccarlo, anche per il suo modo di comunicare. Il Maestro arriva anche a parlare di Io, pretende di dare lezioni che il giornalista non accetta: “È la cumbia della noia“, dice stoppandolo.
Il botta e risposta va avanti talmente tante volte che Enerix non può far altro che sottolineare: “Chirico è la tua nemesi, Bergomi: ti distrugge“. In realtà, il discorso dell’insider non era così sbagliato: la mancanza di alcuni elementi nella rosa di Madama sta facendo la differenza nella corsa scudetto, e ciò è innegabile. Quando, invece, Allegri ha avuto a disposizione un gruppo più solido e maggiori alternative, è lì che è riuscito a conquistare i trofei.
Bergomi chiosa con un ulteriore attacco ai bianconeri, ma anche una rivendicazione: “Ho detto ovunque che la Juve non è una competitor dell’Inter. L’ambizione ha superato il talento”. Ma la parola finale è sempre di Chirico: “Non ci voleva Bergomi a dircelo”.