Hakan Calhanoglu sta dominando il campionato di Serie A con la sua Inter. Il paragone arrivato in diretta contro Andrea Pirlo, però, fa discutere molto
L’Inter è prima in classifica da dominatrice di questo campionato di Serie A. Non serve elencare per l’ennesima volta tutti i numeri dei nerazzurri, miglior attacco e miglior difesa del torneo, per ricordarsi del gioco accerchiante, della fase difensiva impenetrabile e della qualità della manovra della Beneamata.
L’epicentro dell’architettura di Simone Inzaghi è sicuramente Hakan Calhanoglu, che alla sola pronuncia fa sempre innervosire i tifosi del Milan, perché uno così loro l’hanno lasciato partire a parametro zero e non riuscendo mai del tutto a farlo sbocciare a differenze dei cugini. Ora è un rimpianto concreto e che in pochi vogliono ammettere, pur sapendo la verità.
Si è riscoperto protagonista, goleador, ma soprattutto con una capacità balistica e di organizzazione impressionanti, oltre all’abilità di chiudere le azioni avversarie. Proprio per queste caratteristiche, lui ha detto di vedersi tra i primi cinque al mondo nella sua posizione e anche chi aveva riso alla sua affermazione si è dovuto ricredere. Ma un paragone che lo riguarda continua a far discutere.
Il paragone tra Calhanoglu e Pirlo scatena la diretta
Quando si tratta di registi davanti la difesa, il riferimento scontato per noi italiani è quello con Andrea Pirlo. Si sta parlando di centrocampisti centrali e Damiano Er Faina si avventura in un paragone piuttosto avventato: “Beh, vi dico una cosa: in una partita, Calhanoglu è molto più utile di Pirlo“.
Nemmeno il tempo di finire queste parole e i due milanisti, Luca Cohen ed Enerix, hanno mostrato in maniera piuttosto chiara il loro dissenso mandandolo a quel paese. Sullo sfondo anche Enrico Camelio non resta indifferente. A questo punto, Coccia cerca di addolcire un po’ la pillola: “Non ho detto comunque che è più forte”. Ma intanto Enerix lo riempie di insulti, dandogli del pagliaccio e del clown.
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Nel dissenso generale, Augusto Sciscione sembra uno dei più arrabbiati: “Ma cosa dici?”. E per concludere gli dà anche dell’incompetente. Fabio Bergomi resta in silenzio e incassa i complimenti per il centrocampista centrale della sua Inter: d’altronde meglio prenderla così, no? Ah, alla fine il discorso di Er Faina non è stato capito, ma per gli altri bastava la prima affermazione.