Una cifra enorme per costruire una big del calcio Europeo che è un flop totale: ecco il report a cui non credereste mai.
Un addio doloroso, poi una serie di grandi idee, di annunci clamorosi, che si sono trasformati in poco tempo in un flop totale. Non sono solo i risultati in campo, i cambi in panchina e gli obiettivi falliti a dare la sensazione che gli ultimi anni di un grande club siano un fallimento totale.
A certificare le difficoltà di una gestione molto problematica, e di una serie di spese sul mercato per certi versi ingiustificate, è un report che tiene conto di spese effettuate e di risultati sportivi. Nel consueto rapporto semestrale stilato dalla UEFA sul panorama economico-finanziario dei quasi 700 club che militano nei campionati di prima divisione in Europa, emerge un dato che fa molto riflettere. Questo non solo per le spese che un club avrebbe affrontato, ma anche per una situazione in classifica che non è da tempo in linea con investimenti e soprattutto blasone.
Sono i numeri a certificare una strategia che negli anni non è mai cambiata nonostante le tante delusioni, ma soprattutto una serie di società che con spese ben inferiori, ma idee differenti, hanno fatto centro, trovando risultati molto interessanti.
C’è un club che è riuscito a battere un record detenuto dal Real Madrid del 2020, e che all’epoca fece molto discutere. Gli spagnoli costruirono la squadra spendendo una fortuna, ma riuscirono anche a vincere tutto due anni dopo, alzando al cielo la Champions League.
Nel report The UEFA European Club Finance and Investment Landscape, stilato e riguardante l’ultimo semestre, emerge però un dato di spesa superiore a quello sostenuto da Perez, e appartiene al Manchester United. La rosa attuale dei Red Devils è costata un miliardo e 422 milioni di euro, e attualmente fatica a trovare una qualificazione in Europa sulla falsa linea di quanto accaduto negli ultimi anni. Se incrociati, i dati delle spese e del rendimento della squadra sono la fotografia di una serie di polemiche che negli ultimi mesi continuano a piovere dal grigio cielo di Manchester. Dal rendimento di Antony, a quello di Onana ma anche di altri acquisti molto criticati, emergono gli errori del club, che non è l’unico di Premier sul podio.
Al secondo posto c’è infatti il Manchester City, le cui spese sono però state giustificate dalla recente vittoria della Champions League, mentre al terzo posto c’è il Chelsea, che attraversa una situazione analoga a quella dei Red Devils. E le italiane? La Juve per la rosa attualmente a disposizione di Allegri ha speso 180 milioni in più dell’Inter capolista, e anche questo dato apre il campo ad una riflessione chiara. Le squadre che hanno speso di più in Serie A e Premier League, ma anche in Germania, non sono in vetta alla classifica, certificando che non sempre essere disposti ad investire è sinonimo di successo.
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