Tanto clamore per quanto accaduto domenica scorsa: i fischi e gli striscioni non sono passati inosservati
L’ennesimo episodio chiaramente discriminatorio ha condizionato purtroppo l’ultima giornata di campionato: striscioni e cori non sono passati inosservati e anzi sono stati dichiarati come una vergogna da appassionati e addetti ai lavori.
Non è la prima volta che capita, ma questo episodio dimostra plasticamente che c’è ancora tanto lavoro da fare in tal senso, soprattutto perché sono passate poche settimane dal discusso caso con protagonista il portiere rossonero Mike Maignan, quindi la sensibilità dei tifosi dovrebbe essere aumentata in un certo senso.
E invece no, stiamo ancora qui a commentare episodi di chiara matrice razzista contro il pubblico napoletano: quanto accaduto durante Milan-Napoli, gara dello scorso 11 febbraio, sta facendo discutere tifosi e appassionati dei colori partenopei.
Milan-Napoli, De Giovanni non ci sta: “Esposto contro Lega e ritiro dal campo”
Il razzismo, in questo caso territoriale, dovrebbe essere debellato per sempre e invece più gli anni passano e più sembra che questo comportamento illegittimo e triste sia diffuso tra i tifosi: i cori e gli striscioni organizzati dalla Curva Sud del Milan, durante appunto la gara suddetta disputatasi a San Siro domenica scorsa, fanno discutere e aprono per l’ennesima volta questo dibattito che va oltre il calcio.
A parlare a chiare lettere di questa situazione, ci ha pensato il noto scrittore e giornalista napoletano Maurizio De Giovanni. Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Napoli Centrale’, il noto autore non ha usato mezzi termini per descrivere quanto avvenuto: “Diciamo da sempre che i cori andrebbero fermati, ma se la squadra non si ritira in campo e non si fa un esposto alla Lega calcio, non possiamo pretendere niente“, ha tuonato De Giovanni, ricordando appunto l’importanza nell’agire tempestivamente per dare un grande segnale ai tifosi.
Per il noto scrittore di romanzi gialli insomma si dovrebbe agire come ha fatto Maignan a Udine: andare dall’arbitro e minacciare l’addio dal terreno di gioco, rischiando anche di perdere la partita a tavolino.
“Per me si dovrebbe andare dall’arbitro e chiedergli cosa fare: questa è la squadra che mi rappresenta“, ha detto ancora lo scrittore consigliando al capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo di comportarsi in questo modo se questi episodi dovessero materializzarsi anche nelle prossime partite del Napoli.