Il Milan va verso l’accordo con gli sceicchi provenienti dall’Arabia Saudita che intendono rilevare le quote del club: tutti i dettagli.
Il club rossonero è passato di mano solo qualche anno fa, con RedBird che ha deciso di investire nel calcio italiano per poter riportare il club milanese in alto sia in Italia che in Europa. Dal punto di vista sportivo sono arrivati risultati soddisfacenti, come la vittoria dello Scudetto e la semifinale di Champions League, che dovranno essere ancora migliorati nel corso del tempo e portare a ulteriori trofei di grandissimo spessore. Il passato glorioso del Milan è ancora il fulcro del presente del Milan e fonte di ispirazione per l’attuale gestione.
Ma non sono da escludere clamorosi scenari che porteranno all’inserimento di fondi arabi per migliorare ancora di più l’asset economico del club.
Tra le nuove proprietà che hanno deciso di investire ingenti somme nel calcio italiano manca ancora quella proveniente dal Medio Oriente. Ci sono fondi asiatici e americani che nel corso del tempo sono stati al centro di grandi trattative e hanno acquistato i club più importanti del nostro campionato e situazioni simili potrebbero ancora ripetersi.
Ora gli sceicchi sono pronti a fare il grande passo e a sbarcare in Serie A dopo aver acquistato già molte squadre in giro per l’Europa.
Secondo le ultime notizie il Milan può aprire le porte al fondo di investimenti arabo, pronto a rilevare importanti quote societarie.
Molti club di Serie A hanno bisogno di nuovi introiti e da tempo si stanno sviluppando contatti con l’Arabia, il Qatar e il Bahrain per capire se ci sono possibilità di sviluppare accordi economici utili per il miglioramento dei club. Nel corso degli ultimi due anni il fondo PIF – il motore finanziario per la realizzazione della strategia di sviluppo Saudi Vision 2030 – ha mostrato forte interesse per alcuni club.
Secondo quanto riferisce Dagospia, dopo l’Inter e una trattativa mai decollata definitivamente, gli arabi hanno messo il Milan nel mirino. Il fondo PIF ha chiesto e ottenuto un’esclusiva, fino a fine marzo, per rilevare i 600 milioni di prestito di Elliott, che verrebbero convertiti in equity, facendo del fondo di Riad il secondo azionista del Milan.
Per i rossoneri sarebbe un grosso passo in avanti dal punto di vista della stabilità economica e di un futuro ancora più ricco e fortunato.
“Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare”, ha ribadito con forza Gerry Cardinale ai microfoni de Il Corriere della Sera. La volontà, dunque, è quella di poter gestire al meglio la società, aprendo anche le porte a nuovi azionari che possano dare nuova linfa economica alla squadra.
Le prossime settimane saranno determinanti da questo putno di vista. Il giorno limite è stato selezionato: al 31 marzo si capirà se RedBird continuerà a essere proprietario unico o accetterà l’inserimento del fondo PIF in società.
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