Il Milan vince ma non convince tutti: “Ho detto no al Milan”. Scoprite insieme a noi chi ha rifiutato i rossoneri
Stefano Pioli è di nuovo ‘on fire’. Il Diavolo rossonero, infatti, è tra le squadre più in forma del momento. In campionato i rossoneri hanno a un tiro di schioppo la Juventus e un margine più che rassicurante rispetto alla quinta.
Ma anche l’Europa League è iniziata alla grande: i rossoneri hanno liquidato con un netto 3-0 i francesi del Rennes nell’andata, a ‘San Siro’, dei play-off, valido per l’accesso agli ottavi di finale, che rende molto meno problematico il ritorno in Francia.
Mattatore della soirée alla ‘Scala del calcio’ l’ex blues Ruben Loftus-Cheek, autore della doppietta che ha indirizzato il match, con sigillo di Rafa Leao che non timbrava il cartellino dei marcatori dal 10 gennaio.
Insomma, dopo il black out a dicembre, culminato nell’eliminazione alla fase a gironi della Champions League, con conseguente ripescaggio in Europa League, il Diavolo è tornato a correre tanto da dare una nuova e più ambiziosa prospettiva alla sua stagione.
Ciononostante, c’è ancora chi, citando il titolo e il refrain di una hit di Vasco Rossi, dice di no ai rossoneri: un rifiuto davvero eccellente.
Xavi: “Ho fatto tanti gesti da culé come aver rifiutato il Milan a 18 anni”
A fine stagione le strade del Barcellona e di Xavi, che ha condotto i blaugrana alla conquista della Liga nella scorsa stagione, si divideranno. Ad annunciare, qualche giorno fa, il suo divorzio dal club catalano è stato lo stesso ex cerebro del Barcellona di Guardiola e della Nazionale delle Furie Rosse che in Liga è a distanza siderale dal Real Madrid, che guarda tutti dall’alto, e che si aggrappa alla Champions League – dove affronterà agli ottavi di finale il Napoli – per salvare la stagione.
Comunque, a prescindere dal percorso nella ‘Coppa dalle grandi orecchie’, Xavi a fine stagione, come detto, saluterà. Ma ciò non significa che verrà meno il suo amore per i colori blaugrana. Anzi, tutt’altro. Del resto, come sottolineato dallo stesso tecnico catalano, Xavi nella sua vita ha compiuto molti gesti culé tra cui aver rifiutato il Milan quando aveva 18 anni: “Ho sempre dato priorità al Barça. Ultimamente ho messo dei soldi di tasca mia per allenare il Barça. A 18 anni non ho ascoltato la proposta del Milan. Sono sempre stato così perché mi sentivo così. Ho fatto tanti gesti da culé“.
Insomma, prima ancora che un ex giocatore e fra pochi mesi anche ex allenatore del Barcellona Xavi è un vero ‘culé’ che significa proprio quello che sembra: i tifosi del Barcellona vengono soprannominati ‘culés’ in quanto il primo impianto del club catalano, il Calle de la Industria (6000 posti), era troppo piccolo per accogliere la massa dei tifosi che volevano assistere alle partite del Barcellona. Motivo per il quale alcuni tifosi assistevano ai match seduti sulle mura del campo mostrando così il loro lato B a coloro che transitavano nelle strade adiacenti all’impianto.