Dopo le parole di Pioli, quelle in cui ha paragonato Milinkovic-Savic a Loftus-Cheek, si accende uno scontro in diretta: chi è meglio tra i due
Al termine della partita vinta dal Milan, l’ennesima, agli spareggi di Europa League in casa contro il Rennes, la stessa in cui si è sbloccato Rafael Leao, ma soprattutto quella in cui per due volte Ruben Loftus-Cheek ha messo a segno una doppietta, l’allenatore Stefano Pioli ha paragonato la mezzala inglese a Sergej Milinkovic-Savic, il serbo, ora in forza all’Al Hilal, che il parmense ha allenato quando era alla Lazio.
Arrivato dal Chelsea con un altro tipo di obiettivo, il classe 1996 ha trovato la sua dimensione come incursore in area, proprio come fa e ha sempre fatto l’ex biancoceleste, che sia con lui, sia con Simone Inzaghi e Maurizio Sarri ha sempre aiutato la squadra con i suoi gol. Quello, appunto, che sta facendo anche Loftus-Cheek, che finora ne ha garantito sette tra campionato e coppe europee ai rossoneri.
Un paragone, però, non significa che uno sia meglio dell’altro, piuttosto che hanno caratteristiche simili. E infatti Pioli si è guardato bene da dare dei giudizi di merito, cosa che invece hanno fatto nella diretta di Controcalcio su Twitch.
“Loftus Cheek meglio di Milinkovic-Savic”: scoppia la lite in diretta
A introdurre l’argomento è Damiano Er Faina, che dice che, per lui, l’ex biancoceleste è meglio dell’inglese perché è più tecnico, ed è per questo che tra i due prenderebbe Milinkovic-Savic.
Se, per quanto riguarda le doti tecniche Enerix non ha avuto niente da eccepire, anzi ha dato ragione a Coccia, per quanto riguarda la gamba, per lui, è meglio Loftus Cheek, su cui punterebbe decisamente più fiche rispetto al serbo. Questo non è piaciuto ad Augusto Sciscione, di fede laziale, che ha alzato un po’ i toni del dibattito affermando quando fosse e sia letale il (quasi) 29enne primo in classifica nella Saudi Pro League, ma anche quanto manchi effettivamente alla Lazio un giocatore come lui.
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Per Enerix, però, Sergej non ha vinto granché negli otto anni trascorsi a Roma, motivo per il quale deve partire per forza con qualche bonus in meno rispetto al giocatore alle dipendenze di Pioli, che di trofei importanti ne ha vinti con i Blues, anche se non era un titolare.