Il destino di Luis Alberto alla Lazio, soprattutto in questa stagione, era avere la leadership assoluta a centrocampo. I biancocelesti, però, ora studiano una mossa definitiva
È storia di alcuni mesi fa l’addio di Sergej Milinkovic-Savic alla Lazio dopo otto anni di passione, leadership, gol e anche tanta crescita. Di conseguenza, a prendere le redini del gioco è stato Luis Alberto. Dall’estate in poi, tutti i palloni passavano dai piedi e dalla tecnica della mezzala spagnola, capace di inventare, creare occasioni e andare anche in gol.
Quella fiamma autunnale, però, è svanita con il passare delle settimane e ha restituito una stagione dal grigiore accecante per il centrocampista. Anche contro il Bayern Monaco, nel trionfo casalingo dei suoi, non è stato tra i protagonisti e contro il Bologna lo è stato, ma per l’evento che ha cambiato in negativo il corso del match. Il fraseggio arretrato con Ivan Provedel ha portato il grave errore del portiere per il gol di El Azzouzi, il primo in Serie A per il centrocampista.
Insomma, per lo spagnolo è arrivata l’ennesima insufficienza della stagione, anche perché dal punto di vista offensivo non si è visto così tanto. I numeri del classe 1992 in stagione non sono così buoni: per lui sono arrivati tre gol e tre assist in 21 partite di Serie A, nulla a confronto delle statistiche sfavillanti di qualche anno fa.
Luis Alberto tra l’addio alla Lazio e l’incompatibilità con Sarri
La leadership tecnica di Luis Alberto si scontra con un’evidente incompatibilità con Sarri, che i due sono riusciti ad attenuare per un certo periodo, ma che alla fine riemerge con le consuete difficoltà tattiche di base.
Il tecnico ha detto senza mezzi termini che lui predilige un trequartista diverso, un calciatore più fisico e con maggiori capacità di inserimento. Un profilo come Vecino paradossalmente è più adatto all’idea di calcio del tecnico ex Napoli rispetto all’ex Liverpool. E uno con il carattere di Luis Alberto non la prende per nulla bene.
Nonostante il rinnovo di contratto fino a giugno 2027, se dovesse restare Sarri in panchina, lo spagnolo potrebbe dire addio a fine stagione e tornare in Spagna. Di sicuro, ora per la Lazio rappresenta un problema non di poco conto, perché il quarto posto si allontana e ci sarebbe bisogno del trequartista principe della squadra nella sua versione migliore.