Con il suo Bologna, Thiago Motta sta facendo innamorare molti, anche quelli della Juve che vedrebbero in lui l’allenatore per il prossimo anno
Quinto, a pari punti con l’Atalanta che ha una partita in meno, il Bologna non è più una favola, ma una certezza. Una certezza che ha battuto, per ultima, anche una Lazio che, a sua volta, aveva battuto il Bayern Monaco.
Nessuna proprietà commutativa, sia chiaro, ma ancora, una certezza. Costruita con sapienza da Thiago Motta, il vero demiurgo di una squadra che piace, a tutti. A chi ci gioca, a chi li vede giocare, ai tifosi soprattutto che ora sognano un ritorno in Europa che manca dal 2003, quando ancora c’era la Coppa Intertoto. L’allenatore italo-brasiliano, assieme a Joshua Zirkzee, Lewis Ferguson e anche Riccardo Calafiori, è però una delle punte di diamante che l’anno prossimo potrebbe lasciarla, la città emiliana.
Il padre del procuratore di Motta, Dario Canovi, a tal proposito ha detto che l’ex Inter, Barcellona e Paris Saint-Germain, non avrebbe alcun problema ad allenare una big, proprio perché in passato ha giocato in palcoscenici importanti come quello di San Siro, del Camp Nou e del Parco dei principi. Tanto che è seguito in Italia, per il futuro, ma anche all’estero. In Francia e in Spagna, soprattutto.
“Thiago Motta alla Juve l’anno prossimo”, Chirico ne è sicuro
Rimanendo in Italia, secondo Marcello Chirico, giornalista de Il bianconero, non ci sono dubbi che sarà sicuramente lui, Motta, che pure ha un passato da nerazzurro – ha vinto il triplete con l’Inter di José Mourinho – il prossimo allenatore della Juve.
Non è un mistero, infatti, che la panchina di Massimiliano Allegri dopo gli ultimi tre risultati non proprio soddisfacenti che l’hanno allontanata dal primo posto occupato dalla squadra di Simone Inzaghi sia in bilico. E perché la dirigenza non dovrebbe puntare su un giovane, dal gioco interessante e spumeggiante, per sognare ancora più in grande per la prossima stagione?
Visualizza questo post su Instagram
Quest’anno, la Juve deve disputare solo il campionato, praticamente, mentre dal prossimo sarà quasi certamente impegnata sia in Champions League (che con la nuova formula avrà molte più partite), sia nel Mondiale per club. Tutti obiettivi che con uno come l’allenatore del Bologna potrebbero essere alla portata considerata, appunto, la sua esperienza in campo internazionale, ma anche e soprattutto il suo modulo.