Aggressione “hot” per l’arbitro: la squalifica fa discutere i tifosi

Una squalifica quanto meno bizzarra fa discutere, il Giudice Sportivo è stato abbastanza inflessibile dopo un episodio unico.

L’aggressione all’arbitro è stata insolita ma non per questo meno grave, anzi. Il referto appena stilato conferma come non ci sia nessuna indulgenza verso il calciatore che ha compiuto un gesto singolare.

Aggressione hot per arbitro
Un’espulsione sta diventando virale (ansa foto) – controcalcio.com

Gli animi in campo sono spesso portati a livelli di esasperazione, ma quanto hanno visto i (pochi) tifosi presenti allo stadio sarà da raccontare per lungo tempo. La decisione del Giudice Sportivo ha confermato poi una delle squalifiche più incredibili degli ultimi anni, l’episodio è destinato a far discutere per lungo tempo.

Tralasciando i campi di Serie A, sono le platee dilettantistiche a offrire spesso degli spunti alquanto strani. In Piemonte, in questo caso, è arrivata una maxi squalifica per condotta violenta: un arbitro è stato aggredito in una parte anatomica del corpo davvero particolare. La storia è destinata a diventare virale.

Maxi squalifica, un capezzolo è protagonista

L’incredibile vicenda arriva dai campi di Seconda categoria. Protagonista suo malgrado è l’attaccante del Candiolo, nonché team manager, Alessandro Principato, un 42enne particolarmente nervoso nell’ultimo match di campionato. L’attaccante, nella gara vinta contro la Polisportiva Castagnole, è stato espulso al 42° minuto dall’arbitro Bongiorno della sezione di Pinerolo: secondo il referto stilato, Principato avrebbe pestato il piede del direttore di gara, poi lo avrebbe insultato e infine gli avrebbe stretto con forza il capezzolo.

Maxi squalifica per capezzolo
Squalifica di due anni in Piemonte dai contenuti bizzarri (LaPresse) – controcalcio.com

L’ultima mossa fa quanto meno incuriosire, non capita tutti i giorni di finire tra gli squalificati per un episodio del genere. Il Candiolo, primo in classifica nel suo girone, perderà l’esperto attaccante e il team manager per lungo tempo, difficilmente ci saranno degli sconti dopo un episodio di questa portata.

Il GS territoriale ha stilato il suo referto e, nel confermare la pesante squalifica sino al 22 febbraio 2026, ha specificato quanto accaduto: “Nonostante l’invito ad allontanarsi, il tesserato reiterava la propria condotta ingiuriosa e violenta, stringendo un capezzolo dell’arbitro, causandogli un forte dolore che persisteva sino a oltre metà del secondo tempo di gioco”.

Una condotta violenta che farà riflettere, nelle ultime ore le società del campionato dilettantistico e i tesserati hanno espresso la loro solidarietà nei confronti del direttore di gara. Il girone E della Seconda categoria torinese trova così un modo sicuramente anomalo per emergere alla ribalta, e non proprio per qualità calcistiche o gesti di fair play.

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