L’allenatore della Juventus va contro sé stesso facendo discutere i tifosi: non un ben segnale per i bianconeri
La Juventus è ancora lontana dall’Inter. Al netto della partita contro il Frosinone, allo Stadium, della squadra di Massimiliano Allegri e di quella, a Lecce, dei nerazzurri, un po’ rimaneggiati, i bianconeri pagano gli errori nel derby, ma anche quelli arrivati la settimana prima, e le due dopo allo scontro diretto.
Di alibi per gli impegni, quest’anno, ne hanno più gli undici di Simone Inzaghi, che li stanno onorando tutti, tranne la Coppa Italia, in cui l’avventura è finita a causa di un Bologna che, con Thiago Motta, è diventata una schiacciasassi. E quindi nel mirino è finito l’allenatore livornese, non più così sicuro di rimanere sulla panchina della Vecchia Signora l’anno prossimo.
In conferenza stampa, a domanda diretta sul suo futuro, il tecnico che ha portato la Juve in finale di Champions League per due volte, e che ha vinto anche cinque scudetti di fila con la stessa squadra, ha detto che “è la partita con il Frosinone”. Lui non firmerebbe ora un contratto in bianco, ma sarà la società a decidere, anche in base agli obiettivi che ci si è posti. Ed è per questo motivo che Allegri ancora una volta ha fatto discutere, perché all’inizio dell’anno erano diversi da quelli che si hanno oggi, ma anche diversi da quelli che si avevano un mese fa.
Allegri si contraddice: “Rientrare in Champions non è l’obiettivo minimo”
All’inizio della stagione, quando era il Milan che stava facendo la parte del leone contro l’Inter, almeno fino al derby della Madonnina, l’obiettivo minimo della Juve era quello di “rientrare in Champions”, aveva detto Allegri. Su quello ci si era concentrati, come obiettivo minimo, avendo in testa anche quello massimo, lo stesso che ha portato il tecnico toscano a combattere punto su punto contro i nerazzurri, lasciando da parte i ‘cugini’ (loro, ovviamente).
Ora che gli uomini di Stefano Pioli sono con il fiato sul collo della squadra di Torino, l’allenatore della Juventus ha cambiato idea, dicendo che “rientrare in Champions non è l’obiettivo minimo”. L’esatto opposto di quanto diceva qualche mese fa. Al netto delle partite di oggi, e delle coppe, il suo futuro sulla panchina bianconera potrebbe non finire nel giugno del 2025, alla naturalezza scadenza del contratto.