Nuovi investitori potrebbero entrare a far parte dell’assetto societario del Milan cambiando, in parte, le sorti dei rossoneri tra calciomercato e stadio da costruire
Siamo solo a febbraio, e di partite ancora ne vedremo tante, così tante che tutto potrebbe ancora succedere – anche un crollo dell’Inter in classifica -, eppure c’è chi pensa oltre. Alla prossima stagione, per esempio, o a quelle che verranno ancora più avanti. È il caso del Milan e, soprattutto, di Gerry Cardinale, il fondatore di RedBird Capital Partner e numero uno del club rossonero.
Se uno dei primi nodi da sciogliere in ottica futura sarà la permanenza di Stefano Pioli alla guida del Diavolo e di Rafael Leao – molti rumors parlano di un suo addio dopo giugno -, fondamentale è anche la questione dello stadio per cui ancora si continua a intavolare una trattativa con il Comune di Milano e con il sindaco Beppe Sala.
Un impianto di proprietà faciliterebbe non poco l’italo americano nella sua ricerca di finanziatori di minoranza per cui, secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, sarebbe arrivato fino in Medio Oriente. Non è, infatti, un mistero che i Paesi del Golfo persico siano interessati a mettere le mani sul calcio europeo, ma in questo caso, ha specificato Cardinale, le redini del Milan sarebbero comunque sue.
Cardinale cerca soci di minoranza in Medio Oriente per fare ancora più grande il Milan
“Siamo aperti a potenziali partner che potrebbero unirsi a noi anche come azionisti minoritari, ma come ho detto non rinuncerò al controllo”, ha detto il proprietario del Milan in un’intervista a ‘Calcio e Finanza’ in cui non ha nascosto le sue mire in Arabia Saudita e dintorni considerato, appunto, quanto sono disposti a investire nel calcio, e nello sport in generale.
RedBird, d’altronde, ha già parecchi interessi in Medio Oriente – il fondo ha un’agenzia a Dubai, un ufficio ad Abu Dhabi ed è in attesa di aprire una sede anche a Riyad – e se l’obiettivo è quello di rendere ancora più forte la squadra rossonera, be’, tanto di cappello.
Attraverso questi investimenti è molto probabile che il Diavolo accrescerà il suo appeal internazionale, già abbastanza importante considerata la sua storia in Champions League (non quella recente, su cui comunque si lavorerà ancora di più). Ma potrebbe (e dovrebbe) investire sul calciomercato in maniera oculata e fondamentale per raggiungere l’obiettivo di essere tra i migliori. E con lo stadio, ovviamente.