Non se ne può più. Un’altra tragedia sconvolge il mondo dello sport, già sotto shock per la scomparsa di tanti suoi protagonisti
Un destino beffardo: stramazzare a terra esanime dopo aver tagliato l’agognato traguardo. Un’altra tragedia si è abbattuta sul mondo dello sport che sta pagando un conto salatissimo all’ossuta falciatrice vestita di nero.
Non c’è giorno che passi, infatti, senza che si registri la scomparsa di un protagonista degli stadi, di coloro che con le loro imprese ci hanno emozionato, ci hanno entusiasmato e ci hanno fatto gioire e che ora con la loro scomparsa ci hanno fatto versare copiose lacrime.
Ancora non ci siamo ripresi dallo shock dell’addio a un mito del calcio come Gigi Riva che dobbiamo fare i conti con un altro dramma ancora più straziante per le modalità in cui si è consumato che, come detto, sanno tanto di beffa.
Pensava di aver tagliato solo uno dei tanti traguardi della sua carriera agonistica, non immaginava quello che invece sarebbe accaduto solo pochi istanti dopo.
Altra tragedia nello sport: il maratoneta Kipsang Kipkorir muore dopo aver tagliato il traguardo
Il 33enne Charles Kipsang Kipkorir, specialista keniano della maratona, come riportato dal sito ‘Kenyans’, è collassato pochi attimi dopo aver tagliato il traguardo di una competizione in Camerun.
Secondo i media camerunesi, l’atleta keniano era in prima posizione ma avrebbe accusato delle difficoltà a pochi metri dal traguardo, tanto da scivolare in sedicesima posizione, per poi accasciarsi a terra dopo aver terminato la competizione. “Non possiamo dire cosa sia successo esattamente. Potremmo pensare che si tratti di un attacco cardiaco“, ha dichiarato il Governatore della regione sudoccidentale del Camerun.
Quel che è certo è che il mondo dello sport, e in particolare quello dell’atletica leggera, vive un’altra tragedia dovendo dire addio a un suo alfiere pochi giorni dopo la tragica scomparsa di Kelvin Kiptum, il campione mondiale della maratona morto a soli 24 anni, insieme al suo allenatore, il ruandese Gervais Hakizimana, in conseguenza di un’incidente stradale.
E anche nel caso del 24enne keniota, che lascia la moglie e due figli, di 7 e 4 anni, sembra che la vita abbia voluto prendersi gioco di lui: solo pochi giorni prima della sua tragica scomparsa aveva toccato l’apice della carriera visto che il suo stratosferico 2h00’35”, ottenuto a Chicago l’8 ottobre, è stato ratificato quale record del mondo di maratona, mentre lo scorso dicembre, a Montecarlo, è stato eletto dalla Federazione internazionale, insieme a Noah Lyles e ad Armand Duplantis, miglior atleta mondiale del 2023.
E ora, fulmineo come una finale olimpica dei 100 metri, il doloroso epilogo, l’ultimo traguardo della sua vita. Tuttavia, ne siamo sicuri, Kelvin Kiptum e Charles Kipsang Kipkorir correranno per sempre nel ricordo di chi li hanno conosciuti e apprezzati come uomini e atleti.