Si è davvero toccato il fondo, nuova follia nel calcio: calciatore aggredito al termine della partita. Ecco cos’è successo
Il Lecce ha potuto poco (ko per 4-0 tra le mura amiche) contro un‘Inter che non ha avversari e che sa solo vincere: 10 i trionfi di fila, considerando tutte le competizioni, per gli uomini di mister Simone Inzaghi.
Un rendimento che ha annichilito la concorrenza, con i nerazzurri che hanno scavato un solco che sembra incolmabile visto che perfino i bianconeri, i loro più immediati inseguitori, sono a distanza di sicurezza.
Insomma, la ‘pazza Inter’, come da inno della ‘Beneamata’, è ormai un lontano ricordo, i nerazzurri hanno trovato quella continuità di vittorie che è la caratteristica peculiare delle grandi squadre.
Se, dunque, l’ex tecnico della Lazio è riuscito a guarire la ‘Beneamata’ dalla sua proverbiale ‘pazzia’, non può dirsi altrettanto del calcio visto che continuiamo nostro malgrado ad assistere, basiti e increduli, ad autentiche follie come l’ultima in ordine di tempo: un calciatore aggredito dopo il match.
Eccellenza Campania, calciatore del Salernum Baronissi aggredito dopo la partita
Un grave e biasimevole episodio ha avuto luogo al triplice fischio arbitrale del match tra il Salernum Baronissi e il Buccino Volcei, valido per la ventiseiesima giornata del campionato di Eccellenza Campania Girone B e terminato con la vittoria di misura della squadra ospite, che ha visto come involontario e sfortunato protagonista Martin Macario, centrocampista della squadra padrona di casa.
All’interno del piazzale dello stadio adibito a parcheggio, infatti, il calciatore del Salernum Baronissi sarebbe stato raggiunto e aggredito, sotto gli sguardi allibiti ei suoi familiari, da alcuni tesserati del Buccino. Un fatto di inaudita gravità tanto che la società Salernum Baronissi ha reso noto che, una volta individuati i responsabili, provvederà a denunciarli alle autorità competenti.
Ancora una volta, dunque per un disdicevole episodio si accendono i riflettori sul cosiddetto calcio minore, quello in cui, non essendo attraversato dai fiumi di denaro che inondano quello d’élite, dovrebbero regnare la sportività e il rispetto dato che vi si gioca per passione e non per soldi.
E, invece, puntualmente quasi a intervalli regolari dobbiamo registrare comportamenti che nulla hanno a che vedere con il fair play, con l’aggravante che nel caso dell’aggressione ai danni del calciatore del Baronissi vede come protagonisti in negativo alcuni tesserati per i quali non ci può essere clemenza.
Il Giudice sportivo, quindi, non dovrà avere pietà ma dovrà infliggere loro una lunga squalifica in quanto nel calcio a tutti livelli, da quello professionistico a quello amatoriale, non c’è posto per i violenti.