I numeri di Maurizio Sarri alla Lazio stanno precipitando, i biancocelesti sono lontani dalla zona Champions e vicini a un nuovo record.
La Lazio di Sarri non mostra continuità in campo, le distanze in classifica stanno diventando preoccupanti. Non è solamente la lotta all’Europa ad allarmare i tifosi, quanto un dato che sta emergendo proprio nelle ultime ore.
La sconfitta contro la Fiorentina non è stata ancora digerita dai tifosi biancocelesti, la Lazio non trova sicurezze in Serie A come dimostrano i 40 punti conquistati in 26 gare. Arrivati a 2/3 del campionato, i biancocelesti si stanno dimostrando umorali come il loro tecnico Maurizio Sarri, sempre più insofferente negli ultimi periodi.
Le dichiarazioni del mister restano sempre al centro dell’attenzione, un po’ anche per “distrarre” dai risultati non troppo eccezionali in campo. I tifosi restano perplessi e stanno notando un dato abbastanza particolare che riguarda proprio il tecnico. La realtà numerica dimostra come, in questa stagione le colpe dell’allenatore, non sono meno rilevanti rispetto a quelle di chi ha gestito il calciomercato.
Sarri, un ko tira l’altro: presto un triste traguardo
L’allenatore ha sempre giocato un calcio all’attacco ma, in questa stagione, serviva una maggiore coesione dei reparti e soprattutto una maggiore attenzione alla fase difensiva. Non è un caso come i biancocelesti siano spessi in balia degli avversari, la Lazio soffre contro squadre che schierano le tre punte ed è un dato di fatto. Così come lo è anche il numero di sconfitte, la Lazio ha perso dieci volte in campionato avvicinando il primato di sconfitte di Sarri in un solo torneo.
Il tecnico, infatti, ha registrato il suo record negativo nella prima stagione in Serie A, ma era quanto meno “giustificato” guidando l’Empoli allora neopromosso. Andiamo a ormai dieci anni fa, nella stagione 2014-15 la squadra toscana tornò nella massima serie allenata dal tecnico e incassò dodici sconfitte. Un ruolino di tutto rispetto per una squadra che doveva mantenere la categoria, lo fece con un bel gioco, realizzando tanti pareggi e lanciando tanti talenti poi esplosi nel corso degli anni (Rugani, Zielinski, Vecino).
La Lazio non è l’Empoli, collezionare dieci sconfitte in campionato non è un segnale positivo. Guardando al calendario il record dei ko potrebbe essere ampliato, mancano dodici gare al termine della Serie A e ci saranno altri scontri diretti abbastanza delicati. Partendo da quello di venerdì, all’Olimpico arriverà il Milan di Pioli, passando poi per sfide non meno facili contro Juventus, Inter nonché il derby di ritorno contro la Roma.