La situazione di Federico Chiesa può incidere pesantemente anche sulla Nazionale, il Ct Spalletti chiamato a scelte importanti
In Nazionale, come nella Juventus, Federico Chiesa è stato ed è un giocatore chiave. Ma la situazione attuale dell’attaccante classe 1997 impone delle riflessioni, non soltanto in ambito bianconero ma anche per quanto concerne la maglia azzurra. Per il Ct Luciano Spalletti, le prospettive non sono delle più semplici.
Il compito che attende il selezionatore dell’Italia è di massima importanza, quello di presentare a Euro 2024 una Nazionale competitiva. La compagine azzurra, in Germania, dovrà difendere e onorare il titolo di campione in carica, conquistato tre estati fa a Wembley, ma l’avventura non sarà semplice fin dall’inizio, dato il duro girone eliminatorio con Spagna, Croazia e Albania.
Per Spalletti, sarà cruciale scegliere gli uomini giusti, in modo che la squadra possa esprimersi al meglio sul campo, sfruttando le caratteristiche migliori da parte di tutti. Avere un Chiesa in forma sarebbe un lusso, dato che il giocatore, a Euro 2020, fu uno dei principali trascinatori, con due gol pesantissimi contro Austria e Spagna negli ottavi e in semifinale. Ma in questo momento, il giocatore è lontano dai suoi standard migliori.
Negli ultimi due anni, il grave infortunio e uno scenario tattico e ambientale particolare alla Juventus lo hanno condizionato. Quest’anno, era partito alla grande per poi spegnersi. Di recente, esprimendo prestazioni non all’altezza. Dunque, su di lui inizia a diventare cruciale non soltanto la querelle contrattuale.
Spalletti stravolge l’Italia: Chiesa e non solo a rischio ‘taglio’
Chiesa ha patito, nella squadra di Allegri, un ruolo, quello da seconda punta, che non si confa’ esattamente alle sue caratteristiche. Anche per questo, e per qualche altro problema fisico di troppo, negli ultimi mesi ha vissuto un rendimento in calando. Che potrebbe anche costargli l’Europeo.
Spalletti è chiamato a scegliere con grande attenzione, e c’è anche da considerare quanto sta accadendo a Domenico Berardi, che è stato assente per diverse settimane dai campi per un infortunio altrettanto serio. Ecco perché il giornalista Fabrizio Biasin, a ‘Radio Sportiva’, prospetta una vera e propria rivoluzione per la Nazionale. “Chiesa non sta ancora bene, Berardi è fermo da una vita – ha spiegato – Il calcio che piace a Spalletti non può prescindere dagli esterni, ma se questi non sono al livello giusto, serve una alternativa tattica come un 3-4-1-2“.