Erling Haaland è l’epicentro offensivo del Manchester City e uno dei bomber migliori in Europa: in diretta, però, c’è chi pensa ci siano calciatori più forti
Da sempre, quasi in maniera naturale, il calcio è dei bomber, degli attaccanti che cambiano il corso delle partite e delle stagioni gonfiando la rete.
Sono anche i finalizzatori della mole di gioco costruita dalla squadra che, negli ultimi vent’anni, si è sempre di più arricchito di passaggi e trame, ma senza uno sfogo offensivo serve a poco per vincere i trofei. Ne sa qualcosa il Manchester City e anche Pep Guardiola, storico purista del falso nove, che invece ha sentito l’esigenza di puntare tutte le sue fiches su Erling Haaland.
Il centravanti ex Borussia Dortmund ha risposto a suon di grandissime prestazioni e una continuità realizzativa da far spavento. In questa stagione, il 23enne – che ha ancora parecchi margini di miglioramento – ha realizzato 17 gol e 5 assist in 21 partite di Premier League, e secondo molti è anche in calo rispetto all’anno scorso. Eppure, nonostante queste statistiche, c’è chi crede ci siano stati diversi attaccanti in Serie A più forti di lui.
“Vieri meglio di Haaland”: si apre il dibattito in diretta
In uno dei consueti siparietti in diretta, soprattutto quando si deve stabilire il valore dei calciatori, Damiano Er Faina si è rivolto a Daje Ale per risolvere un dilemma su un paragone tra bomber di due epoche diverse.
Il padrone di casa, infatti, ha chiesto senza mezzi termini chi preferisca il romanista tra Erling Haaland e Christian Vieri. La risposta non si fa attendere: “Meglio Vieri. Quando stava bene fisicamente, era due volte più forte di Haaland“. Enerix dice subito di essere d’accordo e continua a provocare: “Anche Inzaghi, quando stava bene, era più forte del norvegese”. E Daje Ale aggiunge anche il nome di Gabriel Batistuta, per non farsi mancare nulla.
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Damiano Er Faina non sembra esattamente d’accordo con le loro dichiarazioni, non perché i campioni che hanno citato non abbiano scritto la storia, ma perché tendono un po’ a svalutare il talento realizzativo di un bomber che probabilmente aggiornerà i record sugli almanacchi in futuro. Ma la modernità, spesso, tende a perdere contro la nostalgia e questo è un fattore da tenere in considerazione.