Fa discutere la maxi squalifica inflitta per doping a Paul Pogba, un caso destinato a generare polemiche e sospetti
Era ottimista, Paul Pogba, sulla possibilità di ottenere una sanzione mite, o comunque non gravemente afflittiva, per la vicenda di doping che lo ha visto coinvolto, come testimoniato dalle recenti dichiarazioni della sua agente, Rafaela Pimenta, e dall’aver rinunciato al patteggiamento. Invece, da parte del Tribunale antidoping è arrivata la mazzata: accolte le richieste della Procura, Pogba è stato squalificato per quattro anni. Una notizia che rischia, di fatto, di mettere fine alla sua carriera.
Fermato a settembre, dopo i test antidoping della prima giornata di campionato, in Udinese-Juventus, gara nella quale tra l’altro non era nemmeno sceso in campo, Pogba era stato inchiodato dalle analisi che avevano ravvisato nel suo sangue livelli non consentiti di testosterone. La linea difensiva portata avanti in questi mesi è stata sempre la stessa: assoluta convinzione di non aver assunto volontariamente sostanze dopanti.
Tutto questo, però, non è bastato a evitargli la stangata, un vero e proprio ergastolo a livello calcistico. Nel prossimo futuro, Pogba ricorrerà al TAS di Losanna per avere giustizia, ma intanto è scontato che il suo accordo con la Juventus sarà risolto. Una vicenda che lascia sconcertati, in cui però ci sono ancora dei punti oscuri da chiarire.
Pogba, non è finita: “Lui sa qualcosa”
Pogba ha sostenuto di aver assunto un integratore in estate, negli Stati Uniti, in maniera estranea alla Juventus che non era al corrente di tutto ciò. E dopo la sentenza negativa, ha rilasciato dichiarazioni che lasciano presupporre che la storia avrà ulteriori strascichi.
Il francese ha spiegato sul proprio profilo Instagram: “E’ un verdetto ingiusto. Le cose saranno chiare quando sarò libero dalle restrizioni legali. Non ho mai assunto consapevolmente o deliberatamente sostanze che violino le norme antidoping, non ho mai imbrogliato”. Frasi che in alcuni commentatori hanno sollevato dubbi e sospetti.
Ad esempio, il giornalista Maurizio Pistocchi, in un post su ‘X’ , ha parlato in questi termini della vicenda Pogba: “Non posso credere che uno sportivo che guadagna milioni ed è seguito da uno staff di procuratori e medici, abbia potuto fare in modo consapevole uso di sostanze proibite. Non nel 2024. C’è qualcosa che non sappiamo, qualcosa che solo lui sa, e che dovrebbe raccontare”.