In vista delle prossime amichevoli e degli Europei di giugno c’è un nome nuovo più di tutti che stuzzica Luciano Spalletti: ecco i motivi
Prepara gli Europei 2024, ma va in giro per il mondo, l’Italia di Luciano Spalletti. A tre mesi dal via del suo primo grande appuntamento da quando è diventato ct azzurro, ci sono i primi conti da far tornare. E c’è un giocatore che sta scalando le gerarchie, perché l’ex Napoli se n’è innamorato.
Le prime indicazioni vere arriveranno dalle due amichevoli che l’Italia giocherà negli Stati Uniti il 21 e il 24 marzo e quindi dalle relative convocazioni. La prima alle 22 italiane nello stadio di Fort Lauderdale, casa dell’Inter Miami, contro il Venezuela. La seconda tre giorni dopo alla Red Bull Arena, nel New Jersey, invece contro l’Ecuador.
Due esami soprattutto per chi al momento non è sicuro di salire sull’aereo per la Germania, oppure sarà alla prima chiamata. Spalletti solo qualche giorno fa, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha anticipato che sarà un’occasione utile anche per provare il 3-4-2-1 che potrebbe facilitare la vita ad alcuni degli azzurri e vedremo anche questo.
Così come cominceremo a capire chi prenderà il posto di Mimmo Berardi, ko per diversi mesi dopo l’ultima di campionato con il tendine d’Achille rotto. Ogni Nazionale potrà contare solo su 23 convocati, portieri compresi, e quindi le scelte dovranno essere molto oculate. Soprattutto, serviranno giocatori in grado di coprire all’occorrenza più ruoli e in questo senso si cono alcune alternative interessanti.
Sul taccuino del ct ci sono diversi nomi, tutti nell’ottica di ringiovanire la rosa. Giocatori che in Serie A ma anche all’estero, stanno facendo benissimo. Come Kayode nella Fiorentina e Bellanova nel Torino, Udogie nel Tottenham e Fabbian nel Bologna. Sembra ancora presto invece per vedere in Nazionale maggiore giovani in rampa di lancio, quali Valentin Carboni oggi al Monza ma di proprietà interista, oppure Camarda che è ritenuto ancora acerbo seppure promettentissimo.
Ma basterà aspettare poco per capire in quale direzione si sta muovendo Spalletti che intanto domenica sera era al Gewiss Stadium per vedere Atalanta-Bologna. Due modi di fare calcio, quelli di Gasperini e Thiago Motta, che ormai conosce molto bene. Ma anche giocatori che a lui tornerebbero molto utili, come Carnesecchi da una parte e Orsolini dall’altra.
In realtà però l’attenzione era soprattutto per un nome, quello di Riccardo Calafiori che possiede tutte le caratteristiche necessarie alla nuova Italia. Come Darmian e Scalvini può giocare sia come centrale che in fascia, ma è indubbio che nel Bologna l’ex romanista si sia consacrato.
Oggi è diventato uno dei migliori difensori pure italiani e giovani della Serie A insieme al torinista Buongiorno. Non ha sbagliato una partita, mostrando una crescita tecnica e mentale che fa ottimamente sperare per il futuro. E Spalletti lo ha cerchiato in rosso.
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