Inzaghi da record: ha raggiunto un primato clamoroso

Gran parte del merito dei successi dell’Inter è di Simone Inzaghi, che ha raggiunto con la vittoria sul Genoa un record clamoroso: di cosa si tratta

Simone Inzaghi, partita dopo partita, gol dopo gol, azione dopo azione, si è consacrato come uno dei migliori allenatori in Italia e, volendo, anche al mondo.

Il nuovo record di Inzaghi
Simone Inzaghi ha raggiunto un nuovo importante record (LaPresse) – controcalcio.com

Se in passato la fortuna è stata dalla sua parte – per esempio quando è stato esonerato Stefano Pioli e in soccorso alla Lazio è arrivato lui, o quando qualche mese più tardi Marcelo Bielsa ha deciso di rimangiarsi la parola data a Claudio Lotito -, adesso non si può più parlare solo di dea bendata, anzi. Con le trame di gioco fatte vedere prima in biancoceleste, e ora all’Inter, l’ex attaccante piacentino ha convinto tutti, meglio: ha fatto innamorare tutti, diventando una certezza. Una certezza che ha superato anche un record contro nomi veramente illustri del calcio di casa nostra, e non era per nulla scontato.

Inzaghi da record: da allenatore ha portato a casa 179 vittorie in 300 partite

Dal 3 aprile 2016, ovvero due giorni prima dei suoi 40 anni quando ha preso il posto di Pioli alla Lazio, fino alla partita vinta, anche se con un po’ di sofferenza, contro il Genoa dai nerazzurri di lunedì, Inzaghi è arrivato a 300 panchine in Serie A collezionando 179 vittorie, ed è qui il record.

Il nuovo record di Inzaghi
Grazie alla vittoria contro il Genoa, è entrato nell’olimpo degli allenatori italiani (LaPresse) – controcalcio.com

Nello stesso numero di gare affrontate da allenatore, infatti, nessuno ha fatto meglio di lui, neanche Carlo Ancelotti che si è fermato a 172 e neanche Massimiliano Allegri, che invece ne ha vinte 171, ha specificato nella diretta di Controcalcio su Twitch il padrone di casa Damiano Er Faina.

 

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Numeri da capogiro che il piacentino vuole continuare a migliorare puntando sempre più in alto. Alla seconda stella per l’Inter, ovviamente, decisamente più vicina considerato che dalla Juventus ci sono 15 punti di distanza, ma anche la Champions League. La finale dello scorso anno persa, con qualche rammarico, con il Manchester City di Pep Guardiola non era solo una nuvola che faceva primavera, tutt’altro. E poi chissà come andrà, per i nerazzurri, certo, ma anche per lui, che per ora non ci pensa però ad andarsene via da Milano. Ma anche questo discorso è rimandato al termine della stagione.

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