Dall’Argentina arriva una notizia agghiacciante riguardante la morte di Diego Armando Maradona, con indagine aperta.
È sufficiente quanto è stato presentato dagli avvocati, per far sì che venisse aperta un’indagine sulla tragedia che ha colpito la famiglia Maradona nel 25 novembre del 2020, in pieno anno della pandemia.
Sono venuti fuori i nomi dei responsabili che avrebbero lasciato morire, in piena solitudine dai suoi affetti, il compianto Pibe de Oro, calciatore che ha cambiato per sempre la storia Mondiale del calcio, soprattutto in Argentina e a Napoli, dove ha portato trofei mai visti prima del suo arrivo.
Ha preso il “via” il maxi-processo che riguarda la morte di Diego Armando Maradona, con delle prove che sarebbero risultati sufficienti per cominciare l’indagine che sarà analizzato all’interno del processo in Argentina, al Tribunale di San Isidro.
Il tema è legato alla tragica morte di Diego Armando Maradona, scomparso prematuramente dopo quella che risulterebbe essere stata fatale, la mancata cura al problema di salute del Pibe de Oro, fuoriclasse argentino che ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori dei tifosi di tutto il mondo.
Ha preso voce l’avvocato Fernando Burlando e lo ha fatto prima di entrare nell’udienza in Argentina. “Lo hanno ucciso”, dice l’avvocato, parlando di Diego Armando Maradona. A parlare, anche le figlie Dalma e Giannina che chiedono giustizia, pubblicando un post sui social molto chiaro: “Non ci fermeremo mai”.
Al Tribunale di San Isidro, ha parlato di fronte ai giornalisti, l’avvocato Fernando Burlando. Il tema è sulla morte di Diego Armando Maradona, all’interno dell’udienza: “Bisogna trovare i veri colpevoli di quanto successo, ma anche quale fu il vero motivo di tutto questo. Parliamo senza dubbio di un gruppo che aveva un chiaro interesse. E non sono convinto che le persone legate alla salute di Diego siano le vere interessate ad ucciderlo”. Si va a caccia di prove, che sono state sufficienti almeno per il momento, ad aprire l’indagine sulla morte di Diego Armando Maradona, tanto da aprire il caso all’interno del Tribunale, che è destinato ad avere giustizia, quella che chiedono i figli e gli affetti del più grande calciatore di tutti i tempi.
Lo avrebbero lasciato morire, senza cure, questo è quanto accusa la difesa della famiglia di Diego Armando Maradona, scomparso il 25 novembre 2020. Sono diversi i nomi in ballo in quella che è l’indagine appena aperta in Argentina, e sono i seguenti. Ad oggi gli indagati principali sono il neurochirurgo Leopoldo Luque, lo psicologo e la psichiatra – Carlos Angel Diaz e Augustina Cosachov -, il medico Nancy Edith Forlini e il direttore degli infermieri Mariano Ariel Perroni. Tra i nomi anche Ricardo Omar Almiron, Dahiana Gisela Madrid e Pedro Pablo Di Spagna.
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