Il club bianconero potrebbe trarre vantaggio da una situazione ormai irreversibile: la Juve ha preso la sua decisione
Un fuoco di paglia. Questa è stata, alla luce di quanto accaduto la settimana successiva, la vittoria della Juve sul Frosinone, ottenuta peraltro in pieno recupero grazie ad un gol di un improbabile bomber, Daniele Rugani.
La sconfitta patita dal club bianconero al ‘Maradona’ – stanno diventando ormai un incubo le trasferte in casa dei campani – ha messo una pietra ormai definitiva, se mai non fosse stata apposta prima, sulle speranze di Scudetto dei ragazzi di Allegri.
La priorità è ora tornata quella di difendere il secondo posto dal sopraggiungere dell’arrembante Milan, che ha ripreso la sua corsa vincendo all’Olimpico di Roma, tornato a -1. I pensieri della dirigenza bianconera sono già rivolti al prossimo anno, con un importante nodo da sciogliere. ‘Allegri sì, Allegri no‘, è un tormentone che, dopo aver accompagnato il club nella scorsa primavera, si riaffaccia ora sul palcoscenico più vivo che mai.
Una fetta importante della piazza juventina vorrebbe voltare pagina. Magari con un allenatore emergente come Thiago Motta, protagonista di un eccezionale percorso col Bologna. Magari affidandosi al motivatissimo Antonio Conte, che ha lasciato in sospeso il discorso andando via – sbattendo la porta – nell’estate del 2014.
Giuntoli e soci, nell’ottica di una campagna acquisti che dovrà colmare l’importante gap esistente con l’Inter, potrebbero presto contare su un introito inaspettato. Un qualcosa che consentirebbe alla ‘Vecchia Signora’ di avere già un ottimo gruzzolo da spendere per operare sul mercato.
Oltre 30 milioni in arrivo: Giuntoli si lecca i baffi
Paul Pogba ha firmato nell’estate 2022 un contratto fino al 2026 a 8 milioni più 2 di bonus a stagione, diventando il più pagato della rosa bianconera. La vicenda della positività al doping, con la conseguente sospensione per 4 anni del francese, ha permesso al club di sospendere la retribuzione prevista e di portarla ai minimi federali. Ovvero al minimo lordo annuo di 42.477 euro. Il centrocampista ex United, insomma, guadagna attualmente circa 2 mila euro al mese.
Nonostante l’annunciata intenzione di Pogba di ricorrrere al TAS per dimostrare la sua innocenza relativamente all’assunzione volontaria di prodotti contenenti testosterone, che hanno alterato i valori ematici dell’atleta, la Juventus avrebbe preso la sua decisione. Un qualcosa che era già nell’aria, e che probabilmente ha ingolosito il club per le ottime conseguenze che la delibera porterebbe con sé.
La Juve avrebbe deciso per la risoluzione del contratto del transalpino, sebbene per la richiesta ufficiale bisognerà attendere la conclusione dell’intero iter giudiziario.
Inoltre per questioni legate al Decreto Crescita, la società piemontese dovrebbe terminare il rapporto col suo tesserato non prima del 30 giugno: questo per non incorrere nel pericolo di perdere gran parte dei benefici fiscali derivanti dallo stesso Decreto. Una volta cessato il rapporto con Pogba però, considerando il costo aziendale di circa 12 milioni all’anno, si stima che il club risparmierebbe circa 33 milioni a bilancio. Un colpo niente male per iniziare alla grande il mercato estivo.