Tra le colonne di uno dei principali quotidiani italiani, sono stati svelati i contatti di Gravina con un club italiano.
Si indaga sulla FIGC e sul presidente della stessa Lega Serie A, con l’indagine appena cominciata a Perugia nella deposizione alla Commissione Antimafia da parte del Procuratore Raffaele Cantone.
Sono avanzate riflessioni in merito agli accessi illegali a banche da parte del finanziere Striano e del pm Antonio Laudati, della direzione Antimafia. E nella stessa irregolarità in merito ai conti bancari, non solo legati al numero uno della Federazione, ha così annunciato che “Ci sono stati diversi contatti con un club italiano”. Scoppia la bomba in Serie A, che potrebbe generare nuove polemiche all’interno del calcio nostrano.
Sono giorni caldi, quasi bollenti, per la situazione che si sta vivendo all’interno della FIGC per quanto emerso di recente, sulla vicenda che vede protagonista Gravina e sulla quale si è difeso, il numero uno della Serie A.
Più volte ha sottolineato che vuole conoscere i nomi di chi ha “spifferato” tutto, accusando gravemente lo stesso presidente della FIGC che ha già dichiarato di farsi ascoltare nelle sedi opportune, per difendersi appunto dalle gravi accuse. Però, come spiegato da Tuttosport, si è esposto pubblicamente il Procuratore di Perugia.
Le parole da parte dello stesso Procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, sono chiare in merito alla situazione legata all’indagine su Gravina: “Abbiamo dei contatti con alcuni soggetti della Lazio”.
Contatti con la Lazio secondo quanto dichiarato il Procuratore di Perugia, che ha poi continuato: “Ci sono stati dei contatti con la Lazio, ma bisogna trovare delle prove, altrimenti non sussistono responsabilità. Abbiamo ascoltato Claudio Lotito, in quanto persona informata sui fatti, poi abbiamo ritenuto opportuno trasmettere gli atti alla Procura di Roma”. Ci sono ipotesi di autoriciclaggio e appropriazione indebita, Gabriele Gravina ha anticipato tutti i tempi per evitare la gogna mediatica e ha ottenuto la possibilità di essere ascoltato mercoledì stesso in presenza dei suoi avvocati.
Legate ad una caparra, la querelle che riguarda Gabriele Gravina, presidente della FIGC che avrebbe – secondo le ipotesi di accusa – ricevuto circa 250mila euro per l’opzione sulla vendita di una collezione di libri antichi, firmata da chi stava diventando proprietario dei diritti Tv della Lega Pro in Serie C, quando Gravina era ancora presidente della stessa Lega. Gli stessi soldi incassati, sarebbero stati utili per l’acquisto di un appartamento a Milano.
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