In casa Milan non c’è davvero apparentemente un attimo di tregua ed ora il caso ruota attorno ad un calciatore. E’ stato, infatti, ovviamente suo malgrado, oggetto di insulti e di minacce addirittura di morte, con le parole che contenevano una violenza inaudita. Andiamo a vedere per quale motivo.
Non sempre la vita dei calciatori è una sorta di isola d’oro. Talvolta, come nel caso qui preso in questione, non mancano i momenti difficili o quelli pieni di amarezza. Quanto accaduto in questo specifico caso, però, ha davvero dell’incredibile e fa sicuramente anche riflettere. Un titolare del Milan, infatti, ha ricevuto degli insulti molto gravi ed è stato addirittura minacciato di morte. Una situazione davvero difficile da mandar giù e che in maniera del tutto inevitabile mina la sua serenità, dal momento che si trova ad essere al centro della bufera, come si suol dire in questi casi. Andiamo a ricostruire che cosa è accaduto.
Minacce di morte al titolare rossonero
Come è noto i social network, pur offrendo tante possibilità di varia natura, rappresentano anche un potenziale pericolo. Soprattutto a causa di coloro che vogliono sfogare lì la propria rabbia. In tal senso, stavolta a pagarne le conseguenze è il calciatore del Milan in questione.
Si tratta di Yacine Adli. Il giocatore in questione, infatti, ha visto i propri profili social bersagliati da insulti ed offese gravissimi ed addirittura in molti si sono spinti a minacciarlo di morte. Oltre che augurargli il peggio, sia a livello professionale che più squisitamente umano. Vediamo per quale motivo sta accadendo ciò.
Milan, Adli minacciato: vediamo per quale motivo
Il motivo sta tutto nelle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Adli mercoledì scorso durante la conferenza stampa pre match della gara di Europa League. Lì, infatti, ha dichiarato che il suo sogno è giocare con la Nazionale francese e che, per questo, non accetterà la convocazione della selezione algerina. Per questo motivo molti algerini gli hanno gettato addosso fango e minacce di morte, dal momento che non hanno accettato la sua decisione. E’ stato, infatti, visto come una sorta di traditore. L’attuale CT dell’Algeria, Petkovic, avrebbe anche provato a convincerlo. Senza grandi risultati, però.