Vialli, la rivelazione sconvolge: “Hanno fatto un pasticcio”

Dopo la prematura morte di Vialli ed anche di quella di Mihajlovic, un ex giocatore ancora oggi molto illustre disse la sua. Ed oggi aggiunge dell’altro.

All’Epifania del 2023 l’Italia ed il mondo appresero della triste notizia che riguardò la scomparsa di Gianluca Vialli. L’ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus, Chelsea e Nazionale fu condotto alla morte dalla recrudescenza di una terribile malattia che in un primo momento sembrava avesse tenuto a bada.

Dino Baggio ritratta sulle accuse di doping e precisa: "Morte di Vialli e Mihajlovic non sospette"
Gianluca Vialli (Foto Ansa) Controcalcio.com

Invece il tumore al pancreas che lo aveva colpito di nuovo non gli lasciò scampo. Ma memore di altre situazioni analoghe, con altre gravissime patologie che avevano colpito e stroncato altri importanti ex calciatori, un nome molto in vista del pallone di casa nostra degli anni Novanta ed inizio anni Duemila aveva espresso la propria, controversa opinione in merito.

E quelle sue affermazioni che risalgono ad un anno fa fecero molto discutere. Anche perché, per alcuni, fu facile fare l’accostamento tra quelle dichiarazioni ed una sua squadra di appartenenza in particolare, ovvero la Juventus. Non a caso anche Vialli aveva militato a lungo in maglia bianconera.

E la società torinese venne tirata in ballo da Zdenek Zeman, che a sua volta fu coinvolto in una diatriba con l’allora medico sociale juventino, il dottor Agricola. Mai sono emerse prove riguardo a degli illeciti applicati in questo senso dalla Juventus, che ne è uscita pulita. E difatti quel giocatore ora si è visto obbligato a ritrattare quando affermato ad inizio 2023.

L’ex calciatore si spiega meglio, “nessuna accusa di doping”

Fu Dino Baggio a parlare di un possibile legame tra calcio e doping. A Relevo lui si spiega meglio, sostenendo che, quando lui giocava “fare il doping significava in realtà sostenere il test antidoping. Si usava dire così”. Cosa che ha portato l’opinione pubblica a fraintenderlo quando in realtà lui non ha affatto denunciato il fatto che quella fosse una pratica usuale, anzi.

Dino Baggio ritratta sulle accuse di doping e precisa: "Morte di Vialli e Mihajlovic non sospette"
Dino Baggio (Foto Ansa) Controcalcio.com

Dino Baggio specifica come allora ci fossero controlli molto frequenti, con la frequenza di almeno due volte a settimana. “Impossibile fare qualcosa di strano, ma in Italia siamo maestri nel creare polemiche dal niente”. E l’ex centrocampista di Juve, Parma e Lazio ci tiene anche a precisare di non avere mai pensato a niente di strano riguardo alle morti sia di Vialli che di Sinisa Mihajlovic.

Lui semmai ci tiene a ricordare entrambi come due grandi uomini oltre che calciatori, e con i quali ha avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio. Quel che Dino Baggio disse, a Tv7 Triveneta, fu che lui aveva il timore che alcuni integratori assunti all’epoca in cui calcava i campi di gioco potessero avere delle conseguenze non previste.

Mai però, sostiene, ha fatto riferimenti specifici a pratiche dopanti, sottolineando come fosse giusto che oggi come allora i controlli fossero frequenti.

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