Paolo Maldini, mandato via in estate dalla nuova dirigenza, potrebbe tornare al Milan: ecco il piano, in cui ha un ruolo fondamentale Pif
È ormai da parecchi giorni che circola la notizia che l’Arabia Saudita voglia mettere le mani nel Milan. Il fondo sovrano Pif, che già possiede il Newcastle in Premier League, infatti, secondo quanto rivelato da ‘Il Sole 24 ore’ e confermato anche da Damiano Er Faina in diretta su Controcalcio di cui vi abbiamo già parlato, dovrebbe entrare a far parte della società rossonera.
L’attuale presidente, Gerry Cardinale, anche a capo di RedBird, sta cercando degli investitori per riuscire a ripagare il vender loan da 600 milioni (entro il 2025) al fondo Elliot, da cui effettivamente ha rivelato la totalità delle quote del club di via Aldo Rossi.
Per l’insider e influencer romano, gli arabi, una volta riusciti a ottenere il 30% delle quote del Milan – così dovrebbe essere il primo accordo -, vorrebbero cercare di diventare gli unici responsabili di quello che succede fuori dal campo, e anche all’interno in un certo senso. E per farlo potrebbero riportare a casa Paolo Maldini, secondo quanto riferito ancora dal quotidiano che si occupa di finanza.
Maldini torna al Milan grazie a Pif: l’indiscrezione in diretta
Attraverso una due diligence sui conti del Milan, ovvero un’analisi investigativa di dati e informazioni per valutare la convenienza dell’affare e di identificarne i rischi e i problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, di indennizzo o di risarcimento, gli arabi starebbero valutando se investire a medio o lungo termine sul club che ha vinto sette Champions League.
E, ancora, secondo Il Sole 24 ore, che ha ricostruito diversi passaggi, a capo ci sarebbe proprio l’ex direttore tecnico (e capitano di parte di quelle coppe dalle grandi orecchie), lasciato partire a giugno dall’attuale numero uno statunitense.
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La notizia, riportata nella diretta di Controcalcio su Twitch, ha fatto impazzire di gioia sia Enerix, sia Luca Cohen. Il primo ha infatti voluto che si mettesse l’inno del Milan, come per dimostrare che con i petrodollari dell’Arabia Saudita e con Maldini, la squadra allenata da Stefano Pioli (e poi chissà) potrebbe tornare a vincere. In Italia, in Europa e nel mondo.