Dichiarazioni choc da parte del presidente del club che ha fatto emergere dubbi riguardo la regolarità delle partite
Dopo l’ennesima sconfitta subita dalla propria squadra, il presidente si è sfogato in maniera dura ed ha lanciato delle accuse molto gravi, facendo intendere come le partite del club potrebbero essere state truccate.
Quanto accaduto dopo l’ultima giornata di Serie B è davvero clamoroso visto che, a memoria, non si è mai visto un presidente attaccare i propri giocatori accusandoli di vendersi le partite. In una stagione davvero difficile il presidente Paolo Di Nunno, numero 1 del Lecco, si è lasciato andare ad esternazioni gravissime se confermate, imputando ai propri tesserati di truccare i risultati delle partite del club.
Fanalino di coda della Serie B con soli 21 punti ed una salvezza che ormai appare davvero lontana, il Lecco a Palermo ha subito la nona sconfitta nelle ultime dieci partite e la vittoria manca dal 26 dicembre (successo contro il Sudtirol ndr.). Il club lontano, salvo miracoli, retrocederà in Serie C, ma per Di Nunno è una retrocessione falsata dalle intenzioni dei suoi calciatori che starebbero andando contro il proprio club appositamente.
Lecco, Di Nunno choc: l’accusa del presidente lascia senza parole
Nonostante la stagione del Lecco sia compromessa, a renderla ancora più agitata ci ha pensato il presidente Paolo Di Nunno che ha rilasciato delle dichiarazioni scioccanti dopo la sconfitta contro il Palermo. Pur conscio che la retrocessione è inevitabile, il numero uno del club lombardo si è scagliato contro i suoi giocatori, accusandoli di aver truccato e di essersi venduti le partite.
Di Nunno non si è fermato solo a questo e si è addirittura auspicato che venga messo sotto controllo il telefono dei suoi tesserati. Il presidente del Lecco teme movimenti “strani” da parte dei suoi calciatori, credendo quindi come la terribile stagione del club sia frutto di gare irregolari. Dichiarazioni gravi e lesive nei confronti dei giocatori che sono partiti all’attacco, rispedendo tali accuse al mittente.
Attraverso una nota pubblicata dall’Associazione Italiana Calciatori, la rosa bluceleste tutta ha voluto respingere le parole di Di Nunno definite “diffamatorie” e “lesive” nei confronti della sua reputazione. I giocatori del Lecco hanno ribadito la loro professionalità e la loro lealtà sportiva quando sono in campo, facendo sapere ai propri tifosi che vogliono ancora lottare per una salvezza che appare impossibile.
Un clima davvero bollente in quel di Lecco dove presidente e squadra sono ormai divisi. Dalla parte della squadra si sono schierati anche i tifosi che hanno criticato pesantemente Di Nunno, contestandolo nell’ultima partita persa contro il Palermo.
Il presidente del Lecco, inoltre, non si è fatto volere bene prima del fischio d’inizio quando si è recato sotto la curva con un microfono ed ha gridato come loro meritino di stare in terza categoria e che porterà la squadra in tribunale.