Addio al “pezzotto”, multe fino a 5mila euro: i tifosi tremano

Ora è davvero finita, già sono partiti i primi provvedimenti a segnalare chi usa il pezzotto per vedere i match di Serie A senza abbonamenti.

Il commissario dell’AGCOM ha preannunciato come a breve arriveranno le sanzioni. Multe che arriveranno fino a 5000 euro per l’utilizzo del “pezzotto” per guardare le partite senza possedere un abbonamento.

Pezzotto, multe per gli utenti
Multe salate a chi utilizza il ‘pezzotto’ (LaPresse) Controcalcio.com

Il sistema anti-pirateria è capace di oscurare un sito che trasmette le partite in maniera illegale, entro mezz’ora dall’inizio dell’evento. Tutto parte dalle segnalazioni di chi detiene i diritti TV, ovvero DAZN e Sky, a chi fornisce internet, ovvero gli Internet Service Provider.

Multe in arrivo fino a 5mila euro per chi utilizza il pezzotto“, queste sono le parole del commissario dell’AGCOM (Autorità per la Regolazione delle Comunicazioni) Massimiliano Capitanio, nel quale va ad annunciare come saranno sanzionati tutti coloro i quali hanno fatto uso di contenuti pirata.

‘Pezzotto’, cosa rischia chi viene scoperto?

Anche la Spagna, come l’Italia, si sta muovendo su questa problematica andando ad obbligare gli operatori Internet spagnoli a informare le autorità competenti. Bloccando tutti quegli utenti che si collegano ai server che trasmettono contenuti illegali. Una vera e propria rivoluzione ottenuto dal via libera all’ordinazione del Tribunale Commerciale di Barcellona.

Pezzotto, multe per gli utenti
Multe salate a chi utilizza il ‘pezzotto’ (LaPresse) Controcalcio.com

Gli operatori ora, su richiesta del giudice, forniranno una lista di indirizzi IP, contenenti nome, cognome e numero identificativo della persona che possiede quel determinato contratto Internet che era collegato con quell’indirizzo IP in quel determinato giorno.

Mentre dall’Italia ora si preannunciano a breve piogge di multe, una tappa necessaria che non sarà presa bene da molti. Ma chi rischia? “Gli utenti di pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple ma anche dai portali Amazon, gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca”. La differenza con la Spagna è che si tratta di un’ordinanza.

In Italia è stato invece introdotto Piracy Shield, la nuova piattaforma innovativa che blocca in tempo reale gli streaming illegali. Chi compra così i “pezzotti” a prezzo stracciato rispetto al prezzo normale degli abbonamenti di DAZN e Sky rischia per la legge sul diritto d’autore, da un minimo di 154 euro, ad un massimo di 5mila euro in caso di recidiva.

Gli utenti diventano così il bersaglio della lotta alla pirateria, contrariamente a quanto accadeva prima quando venivano puniti solo coloro che avevano hackerato tali contenuti.

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