Il futuro di Sergej Milinkovic-Savic fa sempre discutere tanto in Italia, intanto il centrocampista serbo ha segnato un nuovo importante record
Quando Milinkovic-Savic ha deciso di passare dall’Italia all’Arabia Saudita per vestire la maglia dell’Al-Hilal, in molti l’hanno visto come un passo indietro per la carriera della mezzala, che si è imposta come uno dei migliori centrocampisti del campionato per diverse stagioni, prima agli ordini di Simone Inzaghi e poi di Maurizio Sarri.
In realtà, le cose stanno andando decisamente bene per il serbo nel paese del Golfo Persico. In 20 partite di Saudi Pro League, ha realizzato nove gol e sette assist, migliorando anche i numeri che aveva alla Lazio. In molti potrebbero ribattere precisando che il livello è decisamente più basso rispetto a quello della Serie A, avendo ragione, ma la continuità fisica e tecnica è sempre difficile da trovare e mantenere.
Negli ultimi giorni poi, l’Al-Hilal può bearsi di un record pazzesco: la squadra è entrata nella storia del calcio, siglando la 28esima vittoria consecutiva. Si tratta di un successo mondiale: nessun club aveva mai fatto meglio e sono stati superati anche i New Saints in questa speciale classifica. Eppure, del futuro di Milinkovic-Savic si continua a parlare e ci sono delle ragioni ben precise.
Milinkovic-Savic può davvero tornare in Italia: le possibili destinazioni
Gli ottimi risultati, la capacità del centrocampista di integrarsi nel gioco e i dati realizzativi non fanno la felicità, non da soli. In molti continuano a dire che a Milinkovic manchi l’Italia o almeno, in linea generale, il calcio europeo. Per questo, bisogna sempre tenere in considerazione l’ipotesi che la prossima estate possa davvero tornare nel nostro Paese.
Per la Lazio si tratta di un affare difficile: il serbo dovrebbe tagliare tantissimo il suo ingaggio, pur riconoscendo che Roma per lui, come piazza e ambiente, sarebbe la prima opzione. Restano Inter, Juve e Milan, tutte e tre per motivi diversi in corsa. I bianconeri hanno bisogno di un nome di primo livello a centrocampo e, soprattutto se non dovesse restare Rabiot, tenterebbero di affondare il colpo.
È un pupillo di Inzaghi poi, e se ci fosse la possibilità, lo chiederebbe a Marotta per aumentare il livello delle rotazioni. Infine, la profonda ristrutturazione che ci sarà sulla sponda rossonera del naviglio potrebbe portare all’ex Lazio, soprattutto con Antonio Conte in panchina. Insomma, il suo dossier è da tenere in considerazione anche per il futuro.