Sono passati sei anni dalla sua prematura scomparsa ma Davide Astori continua a commuovere il mondo del calcio
La nuova frontiera dell’architettura e dell’urbanistica è rappresentata dalla riqualificazione di spazi abbandonati e fatiscenti in luogo di una cementificazione selvaggia che sta soffocando le grandi città.
Ebbene, è stato inaugurato il nuovo Spazio Fontanelli, il campo multisport di Bruzzano, centro dell’hinterland di Milano, riqualificato e dedicato a Davide Astori, il calciatore della Fiorentina scomparso improvvisamente a soli 31 anni il 4 marzo 2018.
A taglio del nastro del parco giochi, che da anni versava in uno stato di degrado, anni in stato di degrado, erano presenti Bruno Astori, fratello del calciatore viola e Presidente della Fondazione Davide Astori, il sindaco meneghino, Beppe Sala, l’ex capitano del Milan, Franco Baresi, l’ex difensore dell’Inter, Fabio Galante, e i campione di nuoto Filippo Magnini.
Non era presente, invece, Stefano Pioli, tecnico del Milan e della Viola quando Davide è stato strappato all’affetto dei suoi cari e di tutti i tifosi. Tuttavia, il tecnico rossonero ha esternato la propria felicità per l’intitolazione dell’ex Spazio Fontanelli a Davide Astori con un video in cui, tra l’altro, ricorda quello che era il motto dello sfortunato calciatore viola.
Pioli: “Davide diceva che ogni bambino ha il diritto di giocare la propria partita”
Sono passati sei anni dalla sua prematura scomparsa ma il ricordo di Davide Astori è più vivo che mai nel cuore dei tifosi e soprattutto di chi lo ha conosciuto come Stefano Pioli.
Come detto, il tecnico rossonero ha apprezzato e lodato l’intitolazione del campo multisport di Bruzzano a Davide Astori che gli ha lasciato dentro “qualcosa di particolare, di unico”. E a conferma di ciò Pioli, oltre a dirsi fortunato per averlo avuto come capitano della sua Fiorentina, ha svelato quello che era il motto di Astori: “Davide diceva che ogni bambino ha il diritto di giocare la propria partita“.
Un motto che è la sintesi dei valori che animavano la vita di Davide e a cui ispirava la sua attività di calciatore professionista: rispetto, educazione, voglia di conoscere e di condividere. E, infatti, d’ora in poi nel suo nome e nel suo ricordo tanti bambini potranno dare calci a un pallone al riparo dalle insidie della strada evitando così che sia la vita a prenderli a calci.
Sant’Agostino amava dire che “la morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto”. Ebbene, Davide Astori ora è nascosto anche in un angolo del nuovo parco giochi di Bruzzano per vegliare su quei tanti ragazzini e bambini che rincorrendo un pallone sognano di emularlo.