Bremer, sui social, ha disseminato un indizio sul futuro di Allegri, l’allenatore della Juve ancora una volta finito nel mirino dei tifosi
Gleison Bremer non le manda certo a dire. O forse sì. Il difensore della Juve – che lo ha strappato all’Inter per circa 40 milioni di euro dal Torino due estati fa – ha messo un ‘mi piace’ sospetto sotto il suo ultimo post su Instagram.
Nella foto della partita contro il Cagliari in cui il brasiliano salta in altissimo, a contrastare Gianluca Lapadula, pubblicata qualche giorno fa, un tifoso bianconero ha chiesto, in inglese, al giocatore se potesse saltare anche per cacciare Massimiliano Allegri, l’allenatore che ancora una volta è finito nel mirino dei social.
Il ‘like’ è stato anche tolto da Bremer, ma tant’è. Anche perché il commento era di qualche ora prima che la Vecchia Signora scendesse in campo a Torino contro il Genoa non vincendo, neanche stavolta. Al netto della corsa all’Inter, e che è davvero difficile da raggiungere ormai, la Juve ha perso punti sia nella lotta al secondo posto con il Milan, sia per difendersi dall’armata del Bologna e la Roma – l’Atalanta è stata fermata per un turno per un malore del dg della Fiorentina, Joe Barone.
Si è ancora dentro, ipoteticamente, in Champions League, ma il campionato è ancora lungo, e se la striscia negativa continua non è detto che si raggiunga anche l’obiettivo, minimo o massimo che sia.
Allegri ancora una volta sulla graticola: anche Bremer manda un segnale sul futuro
La Juve ha pareggiato contro il Genoa, ha perso anche Dusan Vlahovic per la sfida contro la Lazio, a Roma, per un doppio giallo in una mischia nei minuti finali. E Allegri è ancora una volta finito nel mirino dei tifosi, ma non solo.
Nel post partita, ai giornalisti di Sky che cercavano risposte per il brutto periodo che stanno attraversando i bianconeri – nelle ultime otto partite, sono stati fatti solo sette punti, e quindi: quattro pareggi, una sola vittoria, contro il Frosinone e al 95esimo, e tre sconfitte -, l’allenatore si è spazientito, trattando in malo modo il suo interlocutore a cui nessuno, tantomeno Allegri, può insegnare a fare giornalismo, esattamente come a lui, il senso del ragionamento, nessuno deve dire come fare il suo, di lavoro.
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La classifica, però, piange, e il calendario di certo non sorride. Al Mondiale per club ci si va sicuramente, ma in Champions? Ecco, questa mentalità deve guidare la Vecchia Signora fino alla fine, della stagione almeno.