Massimiliano Allegri nella bufera, l’ennesimo passo falso contro il Genoa segna il destino del tecnico della Juventus
I tifosi della Juventus speravano in una inversione di rotta dopo le ultime prestazioni e gli ultimi risultati. La mossa di rimanere in ritiro un giorno in più, per la gara con il Genoa, non ha fornito però i risultati sperati. 0-0 deludente con i liguri, altro passo falso e Allegri è sempre più nella tempesta.
L’allenatore livornese, dopo aver condotto la Juventus a un passo dalla vetta fino a due mesi fa, non riesce a trovare più la quadratura del cerchio e fatica a rimediare alla lunga fase calante della squadra. La reazione da parte dello Stadium è stata quella prevedibile: sonori fischi a lui e ai giocatori.
Le polemiche su Allegri sono aumentate, se possibile, nel post partita. Con le dichiarazioni a Sky che hanno fatto discutere. Le frasi e l’atteggiamento arrogante rivolti all’opinionista Teotino non sono passati inosservati e sono stati stigmatizzati non soltanto dall’emittente satellitare, ma anche da diversi altri commentatori.
La sensazione è di assistere a un Allegri sempre più nervoso, delegittimato dai risultati e che ha la percezione che la sua posizione in casa Juve non sia più così salda. Di questo passo, del resto, anche raggiungendo l’obiettivo minimo del ritorno in Champions la sua permanenza in panchina sarà un miraggio.
Allegri demolito in diretta: “Calcio antiquato, rimasto ad anni fa”
Nessun esonero a stagione in corso, l’idea della dirigenza è andare avanti con lui fino al termine della stagione, stante il terzo posto che comunque assicura un buon margine sulle inseguitrici in zona Champions. Ma il ciclo allegriano è palesemente al capolinea.
Tre stagioni in cui fin qui la Juventus non ha vinto né convinto, anche conquistando la Coppa Italia per tornare a sollevare trofei i giudizi di molti sull’allenatore non cambierebbero. Il rimprovero che gli rivolgono quasi tutti è quello di un calcio fuori dal tempo.
Giudizio sintetizzato, a ‘Radio Sportiva’, dal giornalista Enzo Bucchioni, che non ci è andato tenero, affatto. E ha spiegato: “Allegri ha una storia che parla per lui, ma le cose si evolvono. Le sue convinzioni potevano essere valide fino a 5 o 6 anni fa. Con la squadra attuale non hanno più senso. Allegri è rimasto antiquato nel modo di fare calcio come nella comunicazione”.
Presunzione e incapacità di aggiornarsi, insomma, stanno scrivendo per lui la parola fine sulla sua avventura torinese. A meno di ribaltoni che al momento appaiono difficilmente pronosticabili.