Milan, addio e ‘tradimento’ di Pioli: resta in Serie A

Stefano Pioli è pronto a dire addio al Milan e “tradire” i rossoneri per restare in Serie A, andando in un club rivale. Ecco le ultime

Il futuro di Stefano Pioli al Milan non è cambiato in queste settimane pure se le cose stanno andando bene. La dirigenza ormai reputa concluso il suo ciclo e a fine stagione sarà addio, nonostante gli ultimi mesi la squadra stia crescendo e possa ancora giocarsi le sue carte in Europa League. Paradossalmente all’ex Fiorentina non basterà nemmeno vincere la manifestazione e arrivare secondo in campionato: il suo destino è segnato.

Milan, addio e tradimento di Pioli
Addio di Stefano Pioli al Milan ma resta in serie A: si consuma il tradimento (ANSA) – controcalcio.com

Nonostante qualche dichiarazione di facciata da parte della dirigenza, non ultime quelle di Ibrahimovic (“Pioli continui così“), l’intenzione è quella di cambiare a fine stagione non rispettando il contratto fino al 2025. Sembra di rivivere un deja-vu di quanto successo nel 2020, nell’estate del Covid, dove sembrava segnato il destino del tecnico a favore di Rangnick. Invece gli ottimi risultati valsero la conferma al tecnico emiliano. Adesso sta andando in egual modo, con la sola differenza che il ciclo non è da avviare, ma viene considerato finito dalla dirigenza dopo ben cinque anni fatti di soddisfazioni e trionfi.

Milan, addio e tradimento per Pioli: resta in Serie A

Non ci sono i presupposti insomma di una conferma, a fine campionato gli verrà comunicato l’addio. Il tecnico non ha nessuna intenzione di restare fermo e a quel punto si guarderebbe intorno. Non è escluso per lui il passaggio ad una “rivale”.

Pioli-Milan è tradimento, il tecnico resta in A
Stefano Pioli tradisce il Milan ma resta in Serie A: la situazione (ANSA) – controcalcio.com

Il Napoli è l’altra sicura big che cambierà allenatore. Calzona ha il ruolo di semplice traghettatore. Aurelio De Laurentiis strizza l’occhio a Pioli e sta monitorando con attenzione quanto succede in casa rossonera. In caso di addio si fionderebbe sull’allenatore che in qualsiasi piazza abbia allenato ha dato dispiaceri al patron azzurro. Sin dai tempi del Chievo, passando per Bologna (clamorosa la doppia vittoria in tre giorni tra campionato e coppa Italia nel dicembre 2012), Lazio (tra cui uno “spareggio” Champions), Fiorentina (l’unica a non perdere nell’anno del record di punti di Sarri), Milan (scontri diretti per il primato ed eliminazione ai quarti di Champions). Dispiaceri tra l’altro quasi tutti arrivati tra le mura amiche.

Pioli potrebbe diventare profeta al “Maradona”, sedendo sulla panchina “giusta”. Al patron azzurro piace il suo ruolo di normalizzatore e gli affiderebbe volentieri la costruzione della sua squadra, un po’ come fatto dal Milan cinque anni fa. Ha bisogno di un profilo basso bravo per ricostruire. Il tecnico, dal canto suo, non si farebbe scrupoli e “tradirebbe” senza problemi i rossoneri passando così alla rivale.

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