A distanza di mesi, la dirigenza del Milan è ancora sotto esame. Il dibattito accende la diretta: non tutti la pensano alla stessa maniera
Il Milan ha vissuto tempi migliori. Quelli di Silvio Berlusconi, certamente, quando la squadra è salita per cinque volte sul tetto più alto d’Europa (e anche del mondo) laureandosi come una delle più vincenti di sempre.
È anche vero che dopo che l’ex presidente del Consiglio ha abbandonato la nave ci sono stati dei momenti peggiori, ma ora, che si era fissato l’obiettivo di arrivare a raggiungere la seconda stella prima dell’Inter, è comunque tempo di un’analisi e di chiedersi se le cose stanno effettivamente andando per il verso giusto.
Questo è stato fatto in diretta su Controcalcio su Twitch con il padrone di casa, Damiano Er Faina, che non era totalmente d’accordo rispetto a quello che, invece, ha detto la sua ‘spalla’ Enerix, per altro da tifoso dei rossoneri.
Milan sotto esame: la dirigenza dei rossoneri è da promuovere o bocciare?
Per l’influencer laziale, “il Milan, in quanto Milan, ovvero una società storica, la squadra italiana che ha vinto di più in Europa, meriterebbe qualcosa di meglio rispetto a Furlani e Pioli”. Non per Enerix, o perlomeno non del tutto. “Le valutazioni sulla dirigenza del Milan – ha detto infatti il tifoso rossonero – devono essere fatte sui risultati che stanno ottenendo e, secondo me, a livello dirigenziale, i risultati del Milan sono positivi”.
Per lui, infatti, il fatto che siano stati portati a casa dei rinnovi importanti, così come aver tracciato una linea continuativa per quanto riguarda il mercato sono da considerarsi elementi in favore di Furlani. Piuttosto, ha continuato, se ci sono stati degli errori sono stati fatti da qualcun altro.
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“L’anno scorso hanno preso dei bei soldi e ne hanno reinvestiti tanti in modo intelligente, a parte Chukwueze che è stata una richiesta esplicita di Pioli, perché voleva il doppione sulla fascia anziché andare sulla punta”, ha spiegato ancora Enerix, che ha poi sottolineato che l’errore, appunto, “è la riconferma di Pioli che però non arriva da questo organigramma, ma da Maldini che lo rinnova fino al 2025. Quindi non capisco come si possa attaccare la società per quello che sta facendo”.