Il caso Acerbi è terminato con un nulla di fatto, ma se ne continua a parlare: l’opinione di Mario Balotelli sul caso ha già fatto il giro del web
Il presunto insulto razzista di Francesco Acerbi a Juan Jesus durante Inter-Napoli tiene banco da ben due settimane, ma il caso non è destinato a spegnersi, neanche dopo la decisione del giudice sportivo. Di fatto, il difensore del club nerazzurro non è stato punito per insufficienza di prove, altrimenti si sarebbe dovuto fermare per almeno dieci giornate e probabilmente avrebbe perso anche gli Europei con l’Italia.
Il tema è ancora caldo, e infatti se n’è parlato anche nella diretta di Controcalcio su Twitch, a cui hanno partecipato ospiti parecchio importanti. In collegamento c’erano Mario Balotelli, Enock Barwuah, Emiliano Viviano e Radja Nainggolan, oltre a Damiano Er Faina ed Enerix. Hanno dimostrato come ci sia ancora un po’ di confusione su quanto accaduto, ma soprattutto fa discutere il pensiero dell’ex attaccante di Inter, Milan e Manchester City.
È stato lui, infatti, a dire che “È impossibile non vedere quello che ha detto. Ci vedono il millimetro del fuorigioco e non riescono a vedere una frase in campo?”.
Balotelli chiaro sul caso Acerbi: hanno voluto proteggerlo?
Viviano la pensa in maniera un po’ diversa e ha sottolineato fin da subito che lui non ha mai creduto a dietrologie di nessun tipo. Ha chiesto anche al centravanti dell’Adana Demirspor: “Secondo te, c’è un sistema per proteggere Acerbi perché è un calciatore dell’Inter e della Nazionale?”.
A questo quesito diretto, Balotelli ha risposto: “Per me ci potrebbe stare, sì, per me sì“. E il portiere ha replicato, ancora: “Non ho mai creduto a queste cose, sinceramente”. A prescindere da queste ipotesi, l’ex Inter reputa parecchio grave la presunta frase di Acerbi, ovviamente, e ha affermato che “Se l’avesse detto a lui, gli avrebbe anche dato un pugno in faccia”.
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Resta il fatto che praticamente tutti i partecipanti alla diretta hanno ammesso di credere che la frase incriminata sia stata realmente pronunciata, esattamente come raccontato da Juan Jesus a posteriori. La mancanza di prove, però, ha bloccato la giustizia sportiva dal procedere contro Acerbi e, dunque, la squalifica non arriverà mai. Il dibattito, però, non si chiuderà, non in poco tempo.