Ancora razzismo, per voce diretta di un ex tesserato, che si è poi scusato in diretta per quanto ha detto.
Un messaggio a dir poco sconcertate per il significato delle stesse parole, dalle quali poi si è stesso lui dissociato, per quanto si è detto sul calciatore in questione.
Proprio a seguito delle settimane caldissime che hanno visto, nella nostra Serie A, il caso Juan Jesus dove alla fine non è stato squalificato Francesco Acerbi, calciatore che secondo la Giustizia Sportiva non avrebbe mai espresso parole a sfondo razzista ai danni del difensore del Napoli, malgrado quelle che sono le accuse dello stesso Juan Jesus. Questa volta però le parole non sono sfuggite agli occhi delle telecamere, anzi, sono state espresse proprio in conferenza stampa e sulle stesse parole si è poi scusato chi ha utilizzato una frase molto triste sulla carriera del giocatore in questione.
È la settimana della Champions League e, lasciandosi andare a quella che è la rivalità sportiva, l’ex vice-allenatore dell’Atletico Madrid ha utilizzato una frase a dir poco sconcertante ai danni del giovanissimo Lamine Yamal.
Il fuoriclasse che ha ben figurato anche in PSG-Barcellona, nella partita di ieri, riuscendo con i suoi compagni di squadra a trovare una vittoria che lancia il Barcellona in avanti nella doppia sfida, in una posizione di vantaggio appunto, per l’approdo alle semifinali della stessa manifestazione europea.
In Champions League però c’è anche l’Atletico Madrid e, a tal proposito, ha parlato l’ex German Burgos, vice storico del Cholo Simeone che ha risposto sulle qualità di Lamine Yamal, dicendo una cosa che in un primo momento ha fatto “ridere” i commentatori in diretta, ma creando poi profonda indignazione da parte di tutto il mondo del calcio.
Sulla frase del “Mono” non c’è niente da ridere, tant’è che ora rischia di esser fatto fuori dalla stessa emittente. Perché German Burgos, assistente tecnico storico di Diego Simeone all’Atletico Madrid, ha così commentato: “Lamine Yamal se non dovesse far bene, non è un problema… la sua carriera continuerà ai semafori”. Frase che ha spinto il Barcellona e tutti i suoi tesserati a non rivolgere più parola ai microfoni di Movistar, dopo l’offesa a sfondo razzista. L’emittente, intanto, si è già scusata. Così come Burgos, che ha parlato pubblicamente, come segue.
Le scuse di German Burgos sono arrivate, per quanto detto sul giovane Lamine Yamal: “Non volevo ferire nessuno, mi scuso pubblicamente. Non era un insulto a Yamal, non volevo danneggiare la Tv di Movistar. Ho fatto una battuta sbagliata, al contrario, volevo elogiare le qualità del giocatore e in nessun caso volevo offendere Yamal per il colore della sua pelle. I giovani nel calcio sono tutto, ammiro quanto fa il Barcellona, sono ragazzi fortissimi. Il calcio è di tutti, in qualsiasi forma…”
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