Il Presidente federale adotta una vera e propria rivoluzione: test con la macchina della verità per gli arbitri, è bufera
Il Var, almeno nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto azzerare completamente le polemiche arbitrali, gli errori e i salotti della moviola nelle televisioni. Ed invece, quasi come brutto scherzo del destino, il tutto è aumentato vertiginosamente.
Le polemiche sono ormai all’ordine del giorno, con gli arbitri sempre più nella bufera. Il Var e l’Avar finiscono sotto accusa per le review mancate oppure errate, i fischietti di campo utilizzano sempre meno la tecnologia per correggere gli eventuali errori.
Ed il clima è sempre più rovente: una sorta di grande pentola a pressione pronta ad esplodere e sembra sempre più necessario dover mettere un freno e risolvere quanto prima la situazioneprima che diventi incontrollabile.
La tecnologia, quindi, al momento non ha sortito l’effetto per cui è stata concepita: e c’è già chi parla di nuovi provvedimenti da adottare, come il Var a chiamata a disposizione delle squadre, un po’ come accade nella pallavolo ed un sistema sempre più centrale.
Macchina della verità per gli arbitri: è bufera
In attesa che questi provvedimenti vengano proposti e poi adottati dalla Ifab, un presidente della Federcalcio ha adottato un provvedimento drastico, che a suo modo ha davvero scombussolato tutti. Ci riferiamo ai test con la macchina della verità per gli arbitri, per scoprire probabilmente le motivazioni delle decisioni adottate dai fischietti durante le partite.
Il presidente della Federcalcio che ha assunto questa decisione è una vecchia conoscenza del calcio italiano, Andriy Shevchenko. L’ex bomber del Milan ha confermato a “The Athletic” la sua decione per combattere le partite truccate nel campionato e la corruzione.
Una mossa, questa, che naturalmente ha fatto molto scalpore e spaccato tutti gli addetti ai lavori nel paese europeo. Tra i detrattori c’è anche Volodymyr Sharan. L’allenatore ha parlato di “tentativo di controllo” da parte della Federcalcio di Kiev sostenendo come si tratti di “idea eccessiva” in epoca di Var. “Ci sarà sempre il fattore umano” ha poi concluso.
Di certo si tratta di una proposta davvero drastica che difficilmente sarà imitata anche da altre Federazioni europee e non. Sul provvedimento, al momento, non si sono espressi gli arbitri tantomeno nessun comunicato è stato diramato dall’associazione. E chissà se nelle prossime settimane, anche grazie al clamore mediatico di questa decisione, non possano arrivare ulteriori risvolti o, magari, qualche passo indietro da parte di Shevchenko.