Una toccante intervista quella riportata dal portoghese ex Inter che, in Italia, ha vissuto una breve esperienza sulla panchina in Serie A.
Una condizione di salute che è stata spiegata ai media, dopo anni di silenzi che lo hanno riguardato in prima persona, toccando temi delicatissimi nella stessa uscita pubblica che ha scelto di fare, parlando direttamente ai microfoni di Record.
L’allenatore più giovane della storia ad aver vinto una coppa europea – era sulla panchina del Porto nella stagione 2010/2011 – vuole ora tornare nel mondo del calcio, dopo il ritiro che aveva annunciato per motivi personali che sono, appunto, legati ai due tumori che ha scoperto per causalità dopo un’incidente d’auto.
Appassionato di auto e di rally, l’incidente per Villas Boas aveva portato alla scoperta dei suoi due mali, che ha dovuto curare lasciando il tanto amato mondo del calcio.
Il tecnico portoghese, che ad oggi si candida come presidente del Porto, ha vissuto diverse esperienze sulle panchine europee e anche in Cina, sedendosi su quella del Porto, del Marsiglia, del Chelsea e, tra le altre, era stato diverse volte accostato alle panchine italiane.
Nella sua giovane età ha vissuto anche un’esperienza come analyst degli avversari, con i colori nerazzurri addosso dell’Inter, una brevissima esperienza che ha visto lo stesso Villas Boas accostato nell’ultimo decennio, spesso, a diversi club italiani come l’Inter appunto, il Milan e anche il Napoli. Del suo recente periodo lontano dal mondo del calcio ne ha parlato oggi facendo una rivelazione shock sulle sue condizioni di salute.
Ha parlato della sua malattia André Villas Boas, a 360 gradi, svelando cosa gli è accaduto da quando si è allontanato dal mondo del calcio: “Mi hanno asportato metà della tiroide a causa dei due tumori, stavo morendo di asfissia. Ho rischiato la morte, dopo 10 minuti sono stato male. L’ho pensato: “Sto per morire, è finita per me”. Ho premuto il pulsante di emergenza, ricordo solo che la dottoressa che urlava per la paura che stessi morendo. Quando mi sono svegliato ero ancora sulle mie gambe. Tardare i soccorsi di qualche minuto sarebbe stato fatale. La vita è strana perché a causa degli esami dopo l’incidente ho scoperto due tumori, che ho dovuto rimuovere. Se non fosse stato per l’incidente, mai avrei scoperto le mie malattie”.
Dopo aver risolto alcune cose legate dunque alla sua vita privata, in un ruolo diverso, potrebbe tornare al Porto André Villas Boas. Come presidente della stessa società che riuscì a far vincere in Europa quando, sulla panchina del Porto, riuscì a vincere l’Europa League.
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